A gennaio torna Veganuary, per avvicinarsi a una dieta più rispettosa degli animali e dell’ambiente

Una sfida che coinvolge ogni anno migliaia di persone in tutto il mondo, il cui partner italiano è l’organizzazione Essere Animali.

Veganuary, Essere Animali
Una componente del team di Essere Animali al santuario “La capra campa” in provincia di Asti

È da poco passato il Natale: una festività che, in Italia forse più che in altri Paesi, vede parenti e amici riunirsi a tavola per gustare i piatti della tradizione. Molte specialità, tuttavia, sono legate alla sofferenza degli animali, dal brodo di cappone alle costolette di agnello, fino alle quaglie ripiene. Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno, tempo di bilanci e buoni propositi: perché non accettare la sfida di Veganuary, provando dal primo gennaio a seguire una dieta vegana?

Oltre 700mila i partecipanti alla scorsa edizione

Sono trascorsi dieci anni dal lancio dell’iniziativa, promossa in Italia da Essere Animali. L’ultima edizione ha coinvolto più di 700mila persone in tutto il mondo che, per almeno un mese, si sono impegnate a ridurre o azzerare il consumo di carne, pesce e prodotti di origine animale.

Veganuary, Essere Animali
Il team di Essere Animali

“L’influenza di Veganuary continua a crescere ogni anno di più, anche in Italia, ed è entusiasmante vedere come la consapevolezza dell’impatto che i sistemi alimentari hanno sul Pianeta, la nostra salute e la vita degli animali, stia crescendo”, commenta Brenda Ferretti, campaigns manager di Essere Animali.

L’impatto dell’allevamento intensivo

Escludendo i pesci, ammontano a circa 600 milioni gli animali allevati per la produzione di carne in Italia, riporta l’organizzazione. Per consentire la produzione continua di latte, le vacche vengono continuamente ingravidate artificialmente. Circa il 38 per cento delle uova disponibili sul mercato italiano proviene da galline allevate in gabbia. A livello globale, la produzione di carne è responsabile del 18 per cento delle emissioni di gas serra generate dalle attività umane, oltre a consumare acqua e suolo.

Veganuary
Altri ospiti del rifugio “La capra campa”

Come aderire a Veganuary

Sono molte le celebrità che nel tempo hanno sostenuto Veganuary, dall’attore Joaquin Phoenix alla cantante Billie Eilish. E sono molti gli influencer italiani che lo promuoveranno quest’anno, da Mrs.Veggy alla dottoressa Silvia Goggi, co-founder dell’app Planter, fino a Charley e Anna, proprietari di un agriturismo e di un rifugio per animali.

“Scegliere un’alimentazione a base vegetale non vuol dire isolarsi o fare rinunce e Veganuary riesce a dimostrarlo al meglio, creando un senso di comunità e mostrando l’enorme varietà di piatti che è possibile preparare mangiando vegetale”, conclude Brenda Ferretti.

Leggi anche: Benessere animale, le nuove norme non convincono le associazioni

Inserendo la propria mail sul sito dell’iniziativa, è possibile ricevere dei menù settimanali semplici da realizzare, una serie di suggerimenti nutrizionali e di consigli pratici e, soprattutto, uno speciale ricettario con i manicaretti preferiti di sportivi, cantanti, giornalisti e content creator che si sono fatti promotori e promotrici di una scelta vegan o vegan-friendly. Non siete curiosi?


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.