Proroga almeno al 2025 con pianificazione a posteriori di eco bonus e sisma bonus, se non addirittura un intervento strutturale, attenzione al tema abusi edilizi, semplificazioni burocratiche come nuove normative per esclusione del vano scala e per calcolo degli infissi, sanatorie per abusi edili minimi, come le verande fino al 5mq, spese per amministratori di condominio, inclusione dei B&B. Sono alcune delle proposte a cui stanno lavorando gli M5s sul Superbonus 110% illustrate il 5 maggio nel corso del webinair “Superbonus 110%, procedure più semplici e tempi certi”.
Azioni che servono a coinvolgere di più nell’opportunità dell’efficientamento energetico del 110% i condomini. Questo perché come ha segnalato di recente l’Enea su circa 11mila interventi attivi in corso con il Superbonus 110%, solo mille interessano i condomini.
Un tema che interessa sia il rilancio del sistema Paese ma anche la transizione ecologica e la sicurezza sismica. Gli ostacoli però non mancano, come sottolinea Gabriele Buia, presidente Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, intervenuto al webinair sul tema organizzato dagli M5s. Oltre ai problemi burocratici come la conformità edilizia che ha dato ritardi anche di sei mesi, ma anche di filiera. “C’è stato un aumento dei costi delle materie prime (materiale ferrosi e rame)”, che sommate “alla ristrettezza dei tempi” comportano una diluzione di interventi e tempistiche di risoluzione lavori “che stimiamo tra i 18 o 20 mesi”.
Non solo Superbonus 110% anche semplificazione e tutela del sistema edilizio
“La proroga al 2023 aiuterà tutto il comparto” sottolinea Armando Zambrano, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e della Rete professioni tecniche. “Serve che resti poi come provvedimento strutturale non solo per l’efficientamento energetico ma anche per mettere in sicurezza il patrimonio del nostro Paese rispetto i terremoti” per cui sottolinea Zambrano, vista la natura fortemente sismica del territorio italiano deve essere affrontata in una logica prevenzione con un’attenzione al bonus sisma.
Una proroga al 2023 che possa dare certezza alle imprese, spiega Luca Sut, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera e può creare fino a 100mila posti di lavoro all’anno, “non possiamo aspettare dicembre per una proroga nella legge di Bilancio, dobbiamo saperlo prima” rimarca Sut. Per questo le misure proposte dai M5s sono state presentate nel decreto sostegni.
“Edifici prima del ‘67 che non hanno documentazione per conformità urbanistica o mini abusi edilizi nei condomini, per cui prevediamo azioni di semplificazione burocratica”, spiega Sut. Inoltre l’intenzione è estendere la misura del Superbonus 110% alle strutture turistiche ricettive e alberghi. Infine si pensa ad un monitoraggio dell’aumento dei prezzi delle materie prime a livello mondiale.
Non manca l’attenzione anche al sisma bonus è uno dei “più importanti da portare avanti” spiega Patrizia Terzoni, portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Ambiente, Lavori pubblici e Territorio alla Camera. Per cui la proposta de Movimento è di “una programmazione post superbonus” che prevede un aumento dell’ecobonus al 75%, il mantenimento del 110% se si effettuano in coppia azioni antisismiche con 2 classi di rischio. Mentre, “nel caso si agisca solo sulla prevenzione sismica si possa accedere al 80-85% di bonus”. Altra richiesta iniziare a realizzare il “fascicolo del fabbricato” per le ristrutturazioni e che questo costo rientri nel 110%.
“Serve una programmazione con due anni di prospettiva” rimarca Cristiano Anastasi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Industria al Senato, auspicando un rinnovo almeno al 2025. Esprimendo anche la criticità del ruolo delle Agenzie delle entrate. “Stiamo cercando inoltre di inserire il ravvedimento operoso nel rinnovo del superbonus entro 30 gg”.
“Non escludo che nel decreto semplificazioni ci si già la proroga del presidente Draghi (superbonus al 2023 ndr)” rimarca Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo MoVimento 5 Stelle Senato.
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