Al via Hydrogen Expo 2024

La grande mostra-convegno dedicata all’idrogeno ospiterà fino al 13 settembre i principali rappresentanti del settore

È cominciata oggi a Piacenza la terza edizione di Hydrogen Expo, la grande mostra-convegno organizzata da Mediapoint & Exhibitions che proseguirà fino al 13 settembre.  Con duecento espositori ufficiali e novemila metri quadrati di superficie espositiva, la manifestazione si è chiusa già il primo giorno con un numero record di visitatori, oltre duemila.

Hydrogen Expo

“Una fiera che parla al futuro”

“Questa è una fiera che parla al futuro, che vede una crescita continua degli espositori e che dà la dimensione tra chi è scettico e chi invece ci sta investendo”, ha dichiarato in apertura l’assessore regionale Vincenzo Colla. “Penso che come Regione siamo sulla traiettoria giusta, abbiamo fatto un piano energetico regionale che guarda anche l’idrogeno, che ha messo insieme università, centri di ricerca e imprese. Dobbiamo tenere tutti i mix delle rinnovabili e l’idrogeno oggettivamente è la tecnologia più evoluta dal punto di vista green, ma dobbiamo abbattere i costi”.

La fiera sarà l’occasione per guardare alle sfide future che attendono il comparto, legate alla produzione, al trasporto, allo stoccaggio e all’utilizzo dell’idrogeno, e anche per fare il punto sulle tecnologie già disponibili. Un esempio è la prima lastra in ceramica tecnica 4D realizzata da Iris Ceramica Group ed Edison Next attraverso l’impiego di una miscela di idrogeno verde.

Un’occasione di confronto

“Le aspettative per questa terza edizione di Hydrogen Expo sono alte, anche sospinte da una partecipazione di espositori, associazioni di categoria, personalità del mondo industriale, imprenditoriale e politico, molto incoraggiante”, ha commentato Fabio Potestà, direttore della Mediapoint & Exhibitions.

“Una nota estremamente positiva sono i 24 convegni specialistici in programma, ai quali si sono preregistrati 1.531 operatori delegati. Dai nostri padiglioni emerge la richiesta alle istituzioni di tutte le associazioni di categoria, a cominciare da H2IT, di guardare all’idrogeno con maggior attenzione, per fare sì che il suo utilizzo sia facilitato anche da aiuti e incentivi economici, così da innescare un’economia di scala, che possa rendere l’idrogeno molto meno costoso e molto più diffuso”.

Leggi anche: Intervista a Luigi Crema, vicepresidente di H2IT


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