Sofferenti e malati, questi i rischi degli agnelli serviti a Natale

Il trasporto di carne e carcasse porterebbe a un abbattimento del 42% dei costi e a una riduzione di rischi

Se è vero che a Natale siamo tutti più buoni non vale il discorso per chi trasporta animali a scopo culinario nel nostro Paese. Pochi giorni fa il team investigativo di Essere Animali ha raggiunto Gonars, al confine con la Slovenia, proprio lungo la rotta in cui viaggiano gli agnelli provenienti dall’Europa orientale e dal 15 al 19 dicembre ha documentato le terribili condizioni a cui sono costretti a viaggiare questi animali. L’associazione ha intercettato e segnalato alle forze dell’ordine un camion proveniente dalla Romania carico di giovani agnelli ammassati gli uni sugli altri e con le teste schiacciate sulle partizioni superiori. Stipati con segni visibili di problemi respiratori,  abbondante muco, lettiera sporca e completamente impregnata di deiezioni. Insomma ben lontani da immagini bucoliche.

agnello a tavola agnelli a natale
Foto di Stefan Zier da Pixabay

Inoltre l’autista ha riferito verbalmente agli investigatori di Essere Animali che l’allevamento sarebbe stato infestato dalla blue tongue. Per questo onde evitare che gli animali non fossero più idonei alla macellazione il titolare ne ha caricati più del consentito sul camion.

Questa è la qualità della carne che viene offerta sulle tavole a Natale. Animali sofferenti e malati. I cuccioli sono provenienti soprattutto da Paesi dell’Est Europa e diretti nei macelli di Toscana, Lazio e Puglia.

I dati dei consumi

Stando ai dati Eurostat il 2023 è stato segnato da una importazione di oltre 700 mila agnelli. Di questi circa 500 mila provenivano dall’Ungheria e dalla Romania. Un dato che non sembra cambiare e le cui condizioni di trasporto lasciano molto su cui discutere.

Altre irregolarità

A queste già gravi irregolarità segnalate alle autorità competenti l’Associaione ha individuato anche l’uso del fil di ferro per applicare le marche auricolari agli animali, con il rischio di causare lesioni agli occhi, e presenza a bordo del camion di beverini non adeguati. Evidenti anche i segnali di forte stress tra gli animali.

L’Associazione punta il dito sulle attuali leggi europee, ora in discussione, che non tutelano gli animali in una fase così delicata come quella del trasporto.

“Quella che abbiamo davanti è un’occasione storica per mettere fine alle crudeltà dei trasporti. Governo italiano e Parlamento europeo possono fare molto per migliorare le leggi a tutela degli animali. È ora che facciano la propria parte” ha dichiarato Chiara Caprio, responsabile media e relazioni istituzionali di Essere Animali.

Trasportare le carcasse inquina meno

Per chi non vuole rinunciare all’agnello sulle tavole del Natale informiamo che si può fare inquinando meno e rischiando meno per la salute di persone e agnelli. Un report commissionato da Eurogroup for Animals, i trasporti di animali vivi presentano ulteriori problematiche, che potrebbero essere risolte con il passaggio al trasporto di carne e carcasse. Una scelta che porterebbe a un abbattimento del 42% dei costi e della pena e rischi per gli animali. Una scelta che porterebbe anche un abbattimento di sei volte  le emissioni di CO2.


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