Le nostre aziende questa settimana divise tra Bermuda ed Europa
Snam acquista da Golar LNG un rigassificatore galleggiante
Snam e Golar Lng Limited, con sede a Bermuda, hanno sottoscritto un accordo per l’acquisizione, da parte del gruppo Snam, del 100% del capitale sociale di Golar Lng NB 13 Corporation. Quest’ultima detiene come unico asset la nave di stoccaggio e rigassificazione (Fsru) Golar Tundra.
Il prezzo è pari a 350 milioni di dollari (circa 330 milioni di euro). Il consiglio di amministrazione di Snam ha approvato l’intesa lo scorso 30 maggio.
La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (Lng) sia come Fsru. La nave ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno.
La Tundra, al fine di garantire la massimizzazione dell’utilizzo della capacità di rigassificazione, sarà ubicata in una località del centro-nord Italia. Vicina quindi ai punti di maggiore consumo di gas.
Si prevede che potrà iniziare la propria attività nel corso della primavera del 2023. Dopo aver completato l’iter autorizzativo e regolatorio e la realizzazione delle opere necessarie al collegamento alla rete di trasporto.
l’AD Snam Stefano Venier commenta: “Con l’acquisto della Golar Tundra Snam compie un passo decisivo per favorire una maggiore sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia. In linea con la propria missione”.
“Il ruolo della nuova Fsru a beneficio del Paese sarà essenziale. Da sola potrà contribuire a circa il 6,5% del fabbisogno nazionale, portando la capacità di rigassificazione italiana a oltre il 25% della domanda”.
“Siamo felici di aver raggiunto un accordo sulla Golar Tundra con il principale operatore europeo di infrastrutture per il gas naturale. L’annuncio odierno rappresenta la seconda transazione nel giro di poco tempo tra Snam e Golar per progetti relativi a FSRU”.
“Ci fa piacere poter lavorare con Snam per avviare con successo nuovi terminali di rigassificazione e contribuire al percorso europeo per la sicurezza energetica. Con la cessione di Golar Tundra, Golar rafforza la propria focalizzazione sugli impianti galleggianti di LNG, abilitando la produzione efficiente di riserve di gas accertate e consentendo ai consumatori di diversificare ulteriormente le proprie forniture”. Conferma l’AD Golar Karl Fredrik Staubo.
Saipem vende le attività drilling a terra a Kca Deutag
Saipem annuncia di aver concluso un accordo vincolante con la britannica Kca Deutag (Kcad) per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling a terra.
L’azienda guidata da Stefano Cao opera con le sue attività di perforazione su terraferma a livello globale. Soprattutto in Medio Oriente e nelle Americhe. In totale sono 13 Paesi, 4.000 persone e 83 impianti di perforazione a terra di proprietà.
L’attività di perforazione a terra ha registrato ricavi per l’intero anno 2021 pari a 347 milioni di euro.
Kca Deutag è un’azienda di spessore internazionale nel settore delle perforazioni, dell’ingegneria e della tecnologia. Opera sia a terra che a mare. Gestisce circa 110 impianti di perforazione in 20 paesi e impiega 8.300 persone.
L’aggiunta delle attività Drilling onshore di Saipem in KCAD, che è già tra i più rinomati operatori internazionali di perforazione, porterà ulteriori opportunità di creazione di valore.
Il corrispettivo in denaro è 550 milioni di dollari. Prevista, inoltre, la partecipazione del 10% in Kcad. La transazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a Kcad.
I proventi della transazione miglioreranno la liquidità di Saipem, riducendo l’indebitamento netto e sostenendo la realizzazione del suo piano industriale 2022-25.
La chiusura della transazione è prevista entro il 31 ottobre 2022 per le attività in Medio Oriente. Mentre per le Americhe la data è il 31 marzo 2023.
Ediliziacrobatica promuove la transizione energetica
EdiliziAcrobatica spa, a capo dell’omonimo gruppo, specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza, investe sulle nuove tecnologie. Nello specifico sulla produzione di energia pulita.
Ha formalizzato, infatti, l’investimento in NewCleo Ltd (newcleo). La partecipazione avviene tramite un investimento di 200.000 euro nella startup.
Costituita nel 2021 su iniziativa di un gruppo di ingegneri e fisici nucleari italiani, è attiva nel settore dell’energia nucleare. Ha sede legale e relativo headquarter a Londra. Il centro di ricerca si trova, invece, a Torino e opera anche in Francia.
Obiettivo della startup è costruire un prototipo non nucleare in scala reale di un reattore veloce al piombo di IV generazione (Lfr) a Brasimone, in Italia, presso un laboratorio dell’Enea. Ma anche il primo prototipo nucleare industriale di un Lfr da 30 MWe nel Regno Unito o in Francia.
L’idea fondante del progetto è quella di sviluppare una filiera industriale in grado di gestire una nuova forma di utilizzo dell’energia dai nuclei. Per guidare l’umanità a emissioni zero.
Gestendo il riscaldamento globale e posizionando questa tecnologia come la forma di energia sicura, pulita e rinnovabile del futuro.
Riccardo Iovino ad & fondatore di Ediliziacrobatica spiega: “Ediliziacrobatica ha avviato già da tempo politiche che mirano alla tutela dell’ambiente. Che considera il bene più prezioso di ogni essere umano. L’Italia ha raggiunto lo scorso 15 maggio l’Overshoot day 2022. Che sancisce l’esaurimento di energia prodotta da fonti rinnovabili per l’anno in corso”.
“Va da sé che la situazione attuale che ha evidenziato l’urgenza di una indipendenza energetica del nostro paese imponga un’accelerazione ai processi di produzione di energia. In particolare di quei processi che non impattano sull’ambiente, come è appunto il nucleare di nuova generazione”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.