Idrogeno nelle tubature al via il primo in Italia promosso da Gruppo Hera. Coinvolge una trentina di abitazioni nella città emiliana e mira a studiare le migliori metodologie per l’utilizzo di una miscela di idrogeno e gas naturale nelle reti di distribuzione esistenti.
La prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina
In questi giorni è iniziata, a Castelfranco Emilia (MO), la prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina.
L’attività ha visto l’immissione di una miscela di metano e idrogeno in una porzione dell’infrastruttura gas della città emiliana gestita da Inrete Distribuzione Energia. Azienda parte del gruppo Hera che distribuisce gas naturale ed energia elettrica.
“Siamo particolarmente orgogliosi di vedere sul nostro territorio l’avvio del primo progetto nazionale sull’idrogeno per uso civile”. Dichiara l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla.
Una trentina le famiglie partecipanti che permetteranno di studiare soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas, vettori energetici a basso impatto ambientale per de carbonizzare il territorio.
A tutto vantaggio dell’ambiente. Infatti, la combustione dell’idrogeno non produce CO2, bensì prevalentemente vapore acqueo.
“Lo dicevamo tempo fa che avremmo progettato il futuro e ora lo stiamo facendo anche sul fronte ambientale ed energetico. Sono mesi che L’amministrazione comunale ed Hera sono al lavoro per predisporre questa sperimentazione”. Conferma il Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia.
Rappresenta inoltre un’importante tappa del percorso intrapreso da Inrete Distribuzione Energia per esplorare i diversi aspetti operativi. Al fine di rendere l’infrastruttura gas gestibile in completa sicurezza, anche con miscele di gas naturale e idrogeno.
La condivisione dei compiti è la chiave per il successo dell’iniziativa
E, proprio nell’ottica di questa finalità complessiva del progetto, risalta l’ampiezza della compagine delle realtà che ad esso partecipano e che assieme rappresentano l’intera filiera italiana del gas.
Dal trasporto alla distribuzione, dalla produzione dei singoli componenti delle reti e degli apparecchi di riscaldamento e di cottura utilizzati dagli utenti finali, passando per i principali organismi di controllo e certificazione di settore che hanno supervisionato i vari passaggi.
Un unicum a livello nazionale frutto della consapevolezza che solo dalla collaborazione e dalla sintesi delle conoscenze specifiche potranno essere perseguiti efficacemente gli obiettivi di decarbonizzazione.
Questa sperimentazione fa parte della strategia del Gruppo per lo sviluppo dell’idrogeno. Come testimoniato dalla progettazione e realizzazione dell’unico contatore evoluto sul mercato italiano già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: NexMeter.
Infatti è il primo nel suo genere anche a livello internazionale sia per tecnologie all’avanguardia sia per le sue funzioni di sicurezza. Già presente in più di 150.000 case italiane allacciate alla tradizionale rete di distribuzione gas.
“Il ruolo di “early adopter” ci consente di individuare soluzioni innovative per la gestione di vettori energetici alternativi e a più basso impatto ambientale e di contribuire alla decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente”. Conclude Federico Bronzini, ad Inrete Distribuzione Energia.
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