Idroelettrico e petrolio al centro del business che l’Italia esporta all’estero

Tra Norvegia e Croazia le aziende italiane nel mondo di questa settimana

Entrepreneur 1340649 1920
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

La rubrica sulle eccellenze nazionali nel mondo questa settimana parla di due aziende che hanno un’impronta profondamente radicata a livello globale e un forte legame con la storia dell’imprenditoria italiana: la Troyer Spa e la Kinetics technologies Spa.

La prima, locata in provincia di Bolzano, è dal 1934 che si occupa di elettromeccanica, che coniuga attualmente con la produzione di turbine per centrali idroelettriche.

La seconda, con sede a Roma è parte del gruppo Tecnimont; nata come un’azienda di ingegneria nel 1971, al giorno d’oggi è specializzata nel campo della raffinazione.

L’Alto Adige esporta in Norvegia

A Vipiteno (Bz) esiste un’azienda che da tre generazioni costruisce ed esporta macchinari: la Troyer Spa. L’ultima commessa, di cui è stata diffusa la notizia il 9 dicembre scorso dal Maeci, riguarda la fornitura di due turbine per la produzione di energia elettrica in due centrali idroelettriche in costruzione presso la municipalità di Tysfjord, nel Nordland a 10 chilometri dal più importante centro abitato dell’area: la città di Kjopsvik. La commessa ha un valore di 2 milioni di euro. L’aspetto rivoluzionario dell’infrastruttura è rappresentato dall’assenza di impatto ambientale: l’acqua necessaria ad azionare le turbine verrà quasi totalmente immessa in mare e le tubature necessarie per l’alimentazione idrica delle turbine saranno installate per la gran parte su tracciati già in attività, così da rendere minima l’attività di costruzione.

Le due centrali Ovre russvik e Nedre russvik avranno una capacità produttiva pari rispettivamente a 10 GWh e 6,5 GWh ogni anno, per un totale di potenza installata pari a circa 7 megawatt. Infine, la costruzione delle opere civili relative alle due centrali sarà realizzata dalla proprietaria delle infrastrutture: la Nordkraft che agirà anche come main contractor.

La Kinetics technologies ha firmato un contratto di 450 milioni di Euro per la raffineria di Urinj 

Continuando la sua attività nel paese con una presenza datata dagli anni ottanta del secolo scorso, l’italiana Kinetics technologies (Kt) ha firmato, il 20 dicembre scorso, un contratto, del valore di circa 450 milioni di Euro, per implementare la raffineria di Urinj. L’accordo prevede la costruzione di un nuovo impianto per migliorare il trattamento dei residui pesanti dell’olio combustibile, al fine di produrre carburanti di meno impattanti sull’ambiente e derivati di qualità superiore.

Il programma prevede l’integrazione delle attività di ammodernamento dell’infrastruttura con alcune aziende locali, con la fine dei lavori prevista entro il 2023.


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.