39 ettari totali per una potenza nominale di 20 MW che vanno a ottimizzare l’attività agricola. Si tratta del progetto di agrivoltaico che MIAENERGIA ha previsto nell’area di Poggio Imperiale in provincia di Foggia. Il progetto denominato “Solare Poggio Imperiale-Neoen”, è stato presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Un progetto che guarda all’integrazione tra colture tradizionali e innovazione tecnologica senza emissioni.
Come il sistema agrivoltaico tutela e si integra con le coltivazioni
L’impegno del progetto di agrivoltaico nel Foggiano è di integrarsi con le peculiarità agricole del territorio e proteggere le colture dai fenomeni climatici avversi ma anche dalla eccessiva radiazione solare, garantendo una riduzione della evapo-traspirazione delle colture.
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Le colture realizzabili nell’area dell’impianto
L’idea progettuale alla base è quella di dare continuità alle coltivazioni erbacee ordinariamente presenti, mantenendo un avvicendamento fra le colture tipiche dell’area, ma migliorandone e ampliandone il numero di specie impiegate.
In questo modo è garantita la presenza degli ordinamenti tradizionali e il know-how dei gestori del terreno relativamente alle produzioni che saranno eseguite.
L’idea progettuale è di durata quadriennale e prevede:
- pomodoro;
- cereale autunno vernino (grano duro/avena);
- favino;
- cereale autunno vernino (grano duro/avena) + pisello proteico da sovescio.
Inoltre l’impianto “Solare Poggio Imperiale-Neoen” permette di evitare la pratica del ristoppio e garantire una maggior copertura al suolo nel corso dell’anno. Saranno anche applicate pratiche agronomiche e di lavoro conservative della fertilità e della sostanza organica dei suoli; il mantenimento di strisce di vegetazione spontanea al di sotto delle aree sottese ai pannelli con cui realizzare “corridoi ecologici” per l’entomofauna e la biodiversità.
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