La multinazionale italiana ad Algeri rilancia le esplorazioni nei combustibili fossili e promuove il fotovoltaico.
I colloqui in Algeria
Il 10 dicembre scorso l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha incontrato nella capitale algerina il ministro dell’Energia del paese nordafricano Abdelmadjid Attar per analizzare i progetti futuri e la strategia di Eni nella indifferibile transizione energetica. L’ad ha incontrato anche il suo omologo di Sonatrach, Toufik Hakkar, con il quale ha sottoscritto un accordo per lo sfruttamento di idrocarburi nella porzione meridionale del bacino del Berkine, conforme alla nuova disciplina legislativa entrata in vigore a dicembre dello scorso anno. L’intesa prevede il completamento di un nuovo hub per sviluppare gas e olio nella regione mediante una sinergia con le infrastrutture presenti di Mle-Cafc del blocco 405b.
I progetti futuri
Descalzi e Hakkar hanno verificato lo stato di avanzamento degli studi di fattibilità per l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico di Brn, realizzato a fine 2018, e per il completamento di un nuovo impianto fotovoltaico nel sito di Mle, che fornirà energia pulita all’impianto di trattamento esistente, riducendo al contempo le emissioni derivanti dall’autoconsumo di gas. Eni e Sonatrach sono impegnate nella riduzione dell’impronta carbonica per la produzione di gas naturale migliorando l’efficienza energetica dei processi, l’elettrificazione degli impianti di trattamento e l’abbattimento delle emissioni fuggitive di metano, mediante l’esecuzione di campagne di monitoraggio sistematiche e strutturate. Le parole del numero uno del cane a sei zampe sintetizzano il significato di questa intensa attività: “La firma di oggi è la testimonianza dell’impegno profuso da Sonatrach e Eni a rafforzare la propria partnership in Algeria, nel rispetto di una strategia condivisa di sviluppo accelerato dei progetti e perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione nell’ambito del nostro impegno nel raggiungere la neutralità carbonica nel lungo termine, riducendo e compensando le emissioni di gas climalteranti fino ad azzerarle”.
La collaborazione sarà completata con la condivisione della formazione del personale, della ricerca e sviluppo, del trasferimento di tecnologie, della promozione delle energie rinnovabili e di altri campi legati ai mercati del gas e dei prodotti petroliferi.
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