L’infrastruttura, inaugurata lo scorso 16 settembre, è a Truccazzano (MI).
Contribuisce alla decarbonizzazione del settore dei trasporti utilizzando gli scarti agricoli e zootecnici delle aziende agricole locali per la produzione di biometano liquido.
Nella Regione sono in costruzione altre due unità produttive. Air Liquide gestisce il digestore che utilizza le materie prime provenienti dalle aziende agricole limitrofe per produrre biogas.
Riduzione emissioni inquinanti
Gli impianti hanno così un’impronta di carbonio ridotta rispetto al gas estratto da fossili.
Sfruttando la propria tecnologia, la multinazionale francese purifica il biogas in biometano e quindi lo rende idoneo come combustibile.
La capacità di produzione dell’unità consentirà di rifornire più di 40 camion al giorno. Questo carburante pulito riduce le emissioni di particolato fine fino all’85%, le emissioni di CO2 del 90% e l’inquinamento acustico fino al 50% rispetto al gasolio.
Produzione di fertilizzante
Inoltre, l’unità è dotata di una tecnologia specifica che purifica il digestato, un sottoprodotto della produzione del biometano, che può essere poi utilizzato come fertilizzante dagli agricoltori.
Air Liquide ha avviato la costruzione di due ulteriori unità produttive di biometano, a Fontanella e a Covo, entrambe in provincia di Bergamo.
Queste due unità di produzione aggiuntive dovrebbero entrare in funzione entro la fine del 2022.
Gianluca Cremonesi, dg Air Liquide biogas solution Italy, conclude: “Con questa prima unità di produzione di biometano, Air Liquide contribuisce alla decarbonizzazione del settore dei trasporti in Italia e allo sviluppo di un’economia circolare sul territorio”.
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