Istituire anche in Italia le “Assemblee dei cittadini” per affrontare le emergenze del Paese e definire testi di legge, a cominciare dalla crisi climatica. È la proposta di legge che stamattina, 20 dicembre, è stata depositata alla Corte di cassazione presso l’Ufficio centrale per l’istituzione. Una forma innovativa di partecipazione alla vita democratica già attiva in altri paesi. Ad esempio in Gran Bretagna (in cui non esiste il referendum proprio per la presenza delle assemblee dei cittadini) o in Irlanda che così ha approvato la legge sull’aborto. La Francia sta usando lo stesso strumento proprio per rispondere alle esigenze del climate change. La “Convenzione cittadina per il clima” prevede la partecipazione di 150 cittadini sorteggiati tra i civili.
Emergenza clima: il primo punto all’ordine del giorno nella proposta di legge italiana
Il primo punto da affrontare con questo nuovo strumento è realizzare una legge per attivare misure atte a contrastare i cambiamenti climatiche, ma ne potranno seguire altri.
La Francia sta usando lo stesso strumento istituendo una “Convenzione cittadina per il clima”, con la partecipazione di 150 cittadini sorteggiati
“Si tratta di uno strumento che permetterebbe di superare l’impasse legislativo in cui la classe politica cade in questo clima di campagna elettorale permanente”, spiega a Canale energia Mario Staderini, protagonista di iniziative politico-legali a difesa dei diritti politici dei cittadini, già segretario dei radicali e tra i promotori dell’iniziativa. “Prima si usava il sistema del referendum per discutere le leggi del Paese. Un sistema divenuto molto complesso e poco avvicinabile al cittadino che invece ne era il destinatario. Anche a seguito del testo, provocatorio ‘Contro le elezioni. Perché votare non è più democratico’ sulla fine della democrazia è nata l’idea di avviare lo stesso processo anche in Italia”.
“Superato il tema dell’emergenza climatica vorremmo usare questo strumento anche per risolvere altri nodi importanti per la vita del Paese come il cambiamento della legge elettorale”, sottolinea Staderini: “un modo per risolvere l’impasse politica, realizzare leggi più comprensibili ai cittadini e soprattutto facilitarne la corretta divulgazione e penetrazione”.
In cosa consiste il processo partecipato dei cittadini
La gestione degli aspetti legati al sorteggio dei cittadini sarà gestita da Oderal, Organizzazione per la democrazia rappresentativa aleatoria. “L’applicazione del sorteggio in democrazia rappresenta un progetto partecipativo a partecipazione deliberata” chiarisce Samuele Nannoni, co founder di Oderal: “Lo scopo è essere informati, anche attraverso un percorso complesso, e deliberare un risultato finale”.
I prossimi passi
“La raccolta di firme inizierà nei primi mesi del 2020. Contiamo di avviare il processo con un evento che stiamo organizzando nei primi mesi dell’anno ed in cui stiamo coinvolgendo diverse personalità politiche e del mondo dell’informazione e dello spettacolo”, ci aggiorna Lorenzo Mineo, coordinatore di Democrazia Radicale.
I promotori dell’iniziativa
Diversi i rappresentanti dell’iniziativa che raccolglie l’iniziativa: dai giovani di Fridays for future a Democrazia radicale ad associazioni. Tra i promotori della proposta di legge presenti in Cassazione oltre a Staderini , Nannoni e Mineo: Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore di Eumans, Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni; Leonardo Monaco, segretario di Certi diritti; Carlo Maresca, Coordinatore dell’Iniziativa dei Cittadini Europei per il Carbon Pricing – StopGlobalWarming.eu, insieme ad attivisti di Extincion Rebellion Italia e altri movimenti ambientalisti presenti a titolo individuale.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.