- Il 22 marzo al Senato si è svolto l’evento di presentazione della proposta di Regolamento europeo sulla Nature Restoration.
- Tra i contenuti della proposta ci sono l’aumento della percentuale di ripristino fino al 30%, l’incremento della copertura arborea delle città fino al 6% nel 2040, e il ripristino di 25mila chilometri di connettività fluviale senza barriere.
Il ripristino della natura è una delle soluzioni più semplici ed efficaci per mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Non a caso, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il periodo 2021-2030 “Decennio per il ripristino dell’ecosistema”. In quest’ottica, il 22 marzo al Senato si è svolto l’evento di presentazione della proposta di Regolamento europeo sulla Nature Restoration, organizzato dall’Intergruppo parlamentare sul contrasto ai cambiamenti climatici in collaborazione con il Centro italiano per la riqualificazione fluviale (CIRF). Si è trattato del primo incontro pubblico organizzato dall’Intergruppo, cui hanno aderito settanta parlamentari fra tutte le forze politiche.
“Un’altra visione nella gestione dei corsi d’acqua e, in generale, l’impegno per il ripristino della natura sono tasselli essenziali per la transizione ecologica. Occorre mutuare le buone pratiche, interagendo da subito con il Parlamento europeo che sta lavorando su questi temi”, ha dichiarato il senatore Michele Fina in apertura dell’evento.
Un’altra visione nella gestione dei corsi d’#acqua, l’impegno per il ripristino della #natura per la #transizione ecologica. Oggi l’Intergruppo sulla #NatureRestoration con @cesarluena , @brandobenifei , il CIRF, l’ISPRA. Il resoconto: https://t.co/wiJeEm9pah pic.twitter.com/DHngBOvFKz
— Michele Fina (@michelefina) March 22, 2023
I contenuti della Restoration Law
Come ha spiegato l’europarlamentare Cesar Luena, tra i contenuti della proposta ci sono l’aumento della percentuale di ripristino fino al 30 per cento, l’incremento della copertura arborea delle città fino al 6 per cento nel 2040, l’obbligo di tutela dei boschi primari e antichi, il ripristino di 25mila chilometri di connettività fluviale senza barriere.
“La connettività fluviale è uno dei temi chiave della Restoration Law. Sulla siccità stiamo puntando tutto o quasi sulla realizzazione di nuovi invasi artificiali, ma occorre dare più spazio ai corsi d’acqua, e alla natura, per aiutare la ricarica delle falde e per fare fronte ai cambiamenti climatici. Non solo realizzare nuove opere, ma rimuoverle, togliere sbarramenti e riaprire fiumi tombati”. Questo il commento di Andrea Goltara, direttore del CIRF.
Leggi anche: Accordo sulla biodiversità, il parere dell’Ispra
Infine, il senatore Antonio Trevisi si è soffermato sul grande ritorno anche in termini economici degli investimenti per la rigenerazione degli ambienti naturali, evidenziati nell’intervento di Giuseppe Dodaro di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.