Approvato dalla Conferenza unificata lo schema di decreto che consente di accedere a 900 milioni di euro destinati al miglioramento delle reti idriche, finalizzati alle perdite di distribuzione dell’acqua, tra cui digitalizzazione e monitoraggio delle reti.
In seguito a questa intesa, il ministero delle infrastrutture ha definito gli atti di ripartizione e di assegnazione delle risorse per oltre 60 miliardi del Pnrr e del Piano complementare.
I soggetti destinatari delle risorse
I soggetti attuatori destinatari delle risorse sono: Rete ferroviaria italiana (Rfi), responsabile di investimenti per 35 miliardi di euro (57%); le Regioni e gli Enti territoriali destinatari di 13,4 miliardi di euro (21,9%); i concessionari e le società di gestione, cui competono interventi per 7 miliardi (11,4%). Inoltre, le Autorità di sistema portuale, responsabili di investimenti per 3 miliardi (4,9%), le imprese e altri soggetti economici (1,6 miliardi, pari al 2,5%) e infine i Provveditorati opere pubbliche del Mims (1,4 miliardi, pari al 2,3%).
Le risorse da assegnare
Devono ancora essere assegnate risorse complessive per 1,2 miliardi di euro riguardanti: i progetti per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto stradale e ferroviario, pari a 530 milioni, il monitoraggio tecnologico di ponti e viadotti su strade statali e autostrade (450 milioni) e la digitalizzazione dei sistemi di logistica (250 milioni).
Le assegnazioni delle risorse per questi progetti saranno fatte durante il primo trimestre del 2022.
La ripartizione delle risorse su base territoriale
Il 40% delle risorse sarà destinato principalmente al Mezzogiorno per la tutela delle risorse idriche, pari a 360 milioni di euro.
Le richieste per il finanziamento dovranno essere presentate dagli Enti di governo d’ambito entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale (dotazione finanziaria prevista di 630 milioni) ed entro il 31 ottobre 2022 (dotazione finanziaria di 270 milioni).
Gli interventi finanziabili
Tra gli interventi che possono essere finanziati vi sono: l’installazione di strumenti tecnologici per la misura delle portate, delle pressioni e dei livelli d’acqua nei serbatoi, la modellazione idraulica della rete, la prelocalizzazione delle perdite, interventi di manutenzione straordinaria e l’installazione di “contatori intelligenti” per la misurazione dei volumi consumati dall’utenza.
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