Amazzonia E1544714993492Oggi, 26 agosto, giunge al termine a Biarritz, in Francia, il G7.

L’evento, che ha preso il via sabato e si svolge sotto la presidenza francese, ha visto il confronto dei governi delle sette maggiori potenze economiche mondiali.

Tra i tanti temi affrontati anche quelli legati all’ambiente. In particolare una delle questioni che si è imposta nell’agenda dei diversi leader è stata inevitabilmente quella dei roghi che stanno distruggendo la foresta Amazzonica.

Un accordo per gestire i roghi in Amazzonia

Ieri il presidente francese Emmanuel Macron, come si legge sul sito della Reuters, ha annunciato che i leader delle potenze riunite al summit erano vicini a un accordo per affrontare in maniera coordinata gli incendi che stanno devastando l’Amazzonia. “C’è una vera convergenza, concordiamo tutti sull’aiutare quei paesi colpiti da questi incendi“, ha detto ai giornalisti Macron, come riporta la Reuters nell’articolo. Si punta a fornire nel breve termine aiuti tecnici e finanziari per gestione una situazione critica che sta interessando diverse zone della foresta pluviale, molte delle quali in Brasile. A scendere in campo per offrire aiuto al presidente Bolsonaro è stato anche Donald Trump, che ha sottolineato come gli Stati Uniti siano pronti a supportare il governo brasiliano nella gestione di questa situazione critica.

L’UE rappresentata da Tusk

L’Unione Europea è stato rappresentata al vertice dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk che ha sottolineato l’importanza di favorire la tutela ambientale di foreste e oceani. Sulla questione dell’accordo EU-Mercosur Tusk ha affermato, come si legge in un articolo del 24 agosto pubblicato sul sito del Consiglio Europeo, che  “è difficile immaginare un processo armonioso di ratifica da parte dei paesi europei, finché il governo brasiliano consente la distruzione dei polmoni verdi del Pianeta Terra”. Il presidente del Consiglio Europeo ha tuttavia evidenziato come allo stesso tempo l’Ue sia favorevole a dare aiuti finanziari per contrastare i roghi.

Rallentare le navi mercantili

Nel suo discorso introduttivo al summit, sabato scorso, il presidente francese Macron, come si legge in un articolo di Le Figaro, ha inoltre annunciato una misura per ridurre la velocità delle navi portacontainer in modo da abbassare le emissioni di gas serra. Il titolare dell’Eliseo ha spiegato come l’impegno sarà frutto della collaborazione con le compagnie di navigazione. Queste navi, spiega il quotidiano francese, attualmente rappresentano meno del 3% delle emissioni di gas, ma nel 2050 potrebbero arrivare a pesare fino al 20%.


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.