Entro il 2050 la Danimarca uscirà dalla produzione di energie fossili. E’ di poche ore fa l’annuncio del Governo danese che ha aggiunto oltre al termine della produzione anche la scelta di cancellare tutte le future concessioni di licenze per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas nella propria area di competenza del mare del Nord.
Per far questo la scelta politica è stanziare dei fondi per accompagnare la transizione economica e i lavoratori del comparto.
“Questo è un momento di svolta”, commenta Helene Hagel, responsabile della politica climatica e ambientale di Greenpeace Danimarca. La Danimarca “si afferma come un pioniere verde per ispirare altri paesi a porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili che distruggono il clima”.
“La Danimarca è un paese piccolo, ma ha il potenziale per aprire la strada alla necessaria transizione verso l’energia verde e rinnovabile”, continua Hagel. “Ora il governo e i partiti politici devono fare il passo successivo e pianificare una graduale eliminazione della produzione di petrolio esistente nella parte danese del mare del Nord entro il 2040″, conclude.
Il Paese non è nuovo a progetti pioneristici per la transizione energetica, basti pensare al recente annuncio di voler realizzare delle isole artificiali off-shore che ospiteranno centrali eoliche e che saranno in grado di immagazzinare e convertire l’energia.
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