Intesa Sanpaolo è la prima banca italiana delle sei in Europa a essere ammessa alla European Clean Hydrogen Alliance (Echa) organizzazione della Commissione europea che ha l’obiettivo di diffondere le tecnologie dell’idrogeno pulito entro il 2030.
“L’idrogeno pulito è la chiave per accelerare la transizione energetica di molti settori produttivi e consentirà di applicare l’economia circolare a contesti oggi impensabili, con indubbi benefici ambientali e importanti ricadute sociali”, afferma Mauro Micillo, chief della divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. “La tecnologia va sviluppata, industrializzata e resa via via sempre più efficiente e conveniente. L’Unione Europea è fortemente decisa a diventare leader industriale a livello mondiale in alcuni settori tecnologici chiave, come l’idrogeno. La European Clean Hydrogen Alliance, alla quale Intesa Sanpaolo è stata recentemente ammessa, ha la missione di attuare la nuova strategia europea per l’idrogeno e costruire una serie di progetti per aumentare la produzione e la domanda di idrogeno pulito. Siamo convinti di poter contribuire in modo rilevante ai tavoli di lavoro dell’Alleanza e consentire alle imprese europee di cogliere le opportunità di un settore in pieno sviluppo”.
Tra gli impegni della European Clean Hydrogen Alliance c’è la possibilità di abbattere i tempi degli investimenti in infrastrutture energetiche che si attestano su una media standard di oltre 25 anni. Per far questo l’UE stima che saranno necessari investimenti per circa 430 miliardi di euro entro il 2030.
L’European Clean Hydrogen Alliance mira a un’ambiziosa diffusione delle tecnologie dell’idrogeno entro il 2030, riunendo la produzione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio, la domanda nell’industria, la mobilità e altri settori, nonché la trasmissione e la distribuzione dell’idrogeno. Con l’alleanza, l’UE vuole costruire la sua leadership globale in questo settore, per sostenere l’impegno dell’UE a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
L’impegno nel programma Ipcei
Un’amissione questa nella European Clean Hydrogen Alliance che non sorprende se pensiamo che l’istituto di credito partecipa sin dal 2019 al programma della Commissione europea Ipcei (Important Project of Common European Interest) in cui ha posto molta attenzione proprio a progetti relativi alla filiera dell’idrogeno pulito.
Intesa Sanpaolo è impegnata su più fronti in tema idrogeno. Difatti la banca è coinvolta nell’accesso delle imprese al programma Ipcei legato a contributi a fondo perduto e finanziamenti sia dall’UE sia dai Governi nazionali per progetti afferenti alla produzione, allo stoccaggio, all’utilizzo e alla commercializzazione dell’idrogeno pulito.
Si tratta per i progetti ammessi, di poter godere fino alla copertura complessiva del 100% dei costi ammissibili entro i limiti del funding gap.
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