L’Arpacal (Agenzia regionale protezione ambientale Calabria) ha acquisito le immagini satellitari dei roghi sull’Aspromonte, verificatisi nei giorni scorsi in Calabria.
L’osservazione satellitare è avvenuta tra la metà di giugno e la metà di agosto e ha permesso di ricavare un report fotografico e un’animazione video delle immagini degli incendi che hanno avuto luogo nell’area.
La richiesta dell’Arpacal per la futura pianificazione territoriale
E’ stata la direzione scientifica dell’Arpacal a richiederne la realizzazione, in modo da trasmettere alla Regione e agli enti territoriali preposti un elemento fondamentale per la futura pianificazione territoriale. Infatti, secondo la legislazione nazionale, i comuni interessati dagli incendi devono bloccare l’attività urbanistica per diversi anni in tutte le zone colpite. Ciò allo scopo di riqualificare il territorio e scoraggiare eventuali speculazioni urbanistiche.
Luigi Dattola, geologo del Centro regionale geologia e amianto afferma che, grazie alla visualizzazione di ampie porzioni di territorio con buona risoluzione spaziale, i satelliti sono ormai ampiamente utilizzati per il monitoraggio del territorio. Tali capacità hanno reso possibile in tempi molto rapidi, anche se non in tempo reale, la visualizzazione dell’evoluzione che hanno avuto gli incendi in Aspromonte nella prima metà di agosto. Utilizzando i satelliti Sentinel 2, facenti parte del progetto Copernicus, programma Esa per l’osservazione della terra, si è elaborata una sequenza di immagini che va dal 18 giugno al 12 agosto.
Questa sequenza rileva l’evoluzione degli incendi dal 5 al 12 agosto, settimana in cui sono andati persi 5400 ettari di aree vegetali, oltre a delle vite umane.
“Le immagini”, conclude Dattola, “raffigurano bene la tragica sequenza degli eventi e permettono una rapida visualizzazione del fronte reale del fuoco e della sua evoluzione nel tempo. Ulteriori elaborazioni, basate sulla bande dell’infrarosso, permettono una rapida visualizzazione delle aree percorse dal fuoco tramite il calcolo dell’indice Nbr (Normalized burn ratio), in tali rappresentazioni si può riconoscere, a primo colpo d’occhio, come gli incendi si siano propagati interessando aree sempre più ampie”.
Al seguente link si può vedere l’animazione, inoltre altre immagini si possono scaricare qui.
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