Il 70% degli immobili abusivi in Italia non è ancora stato demolito, nonostante sia previsto dalla legge. Per rafforzare il contrasto a questa pratica diffusa nel nostro Paese, il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) ha deciso di assegnare 3 milioni di euro a 32 comuni in 13 regioni. I fondi saranno destinati a incentivi per la rimozione di opere sprovviste di qualsivoglia permesso. Sono ancora al proprio posto, infatti, le costruzioni realizzate in aree a rischio sismico e idrogeologico oppure sottoposte a tutela e per le quali sono state emanate ordinanze di demolizione.
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Immobili abusivi, criteri di ripartizione delle risorse
Le risorse saranno assegnate ai comuni a copertura del 50% del costo degli interventi di rimozione o abbattimento di tali opere. I criteri sono quelli del Fondo demolizioni. Le risorse copriranno anche le spese tecniche e amministrative. Saranno rimborsate anche quelle relative al trasferimento e smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni.
Il decreto segue quello emanato a dicembre 2020, che attribuiva a 32 comuni in 14 regioni circa 3,4 milioni di euro per sostenerli nella lotta all’abusivismo e nell’attività di recupero di suolo.
Il 13 settembre si aprirà la terza campagna di adesione dei comuni
Lo scorso maggio è partita la campagna finalizzata a raccogliere le richieste di contributo delle Amministrazioni. Il prossimo 13 settembre si aprirà la terza campagna che durerà fino al 13 ottobre.
Tutti i comuni interessati potranno presentare richieste di contributo aggiuntive. E’ prevista la registrazione sulla piattaforma dedicata https://fondodemolizioni.mit.gov.it/login che sarà attiva a partire dalle ore 12:00 di lunedì 13 settembre.
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