I Paesi europei, sia collettivamente che singolarmente, stanno cercando soluzioni e rotte alternative per i propri approvvigionamenti di gas, così da rendersi massimamente indipendenti dalle importazioni dalla Russia.
Ma, non solo gas nel futuro dei Paesi europei, il Governo di Berlino infatti, già dallo scorso mese di marzo ha deciso di collaborare con quello di Oslo, per valutare la fattibilità di una nuova pipeline dedicata al trasporto di idrogeno tra Norvegia e Germania.
Il Ministro tedesco dell’Economia Robert Habeck e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store, al termine del loro incontro hanno sottolineato come sia fondamentale che nei prossimi mesi si acceleri lo sviluppo di fonti energetiche alternative in grado di sostituire il gas e il petrolio russi, e realizzare le infrastrutture necessarie.
L’idrogeno sarà un’alternativa plausibile per la Norvegia, attualmente importante esportatore di metano, che mira a diventare un fornitore di primo piano a livello globale.
Le importazioni per la Germania potrebbero giungere via mare, data l’ambizione del porto di Amburgo di candidarsi come futuro hub dell’idrogeno, ma anche via idrogenodotto.
L’idrogeno prodotto dalla Norvegia arriverà in Germania dunque, sarà verde e prodotto con elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili, ma potrebbe anche essere blu in una fase iniziale, ovvero generato da steam reforming del metano. Certamente, il partito ambientalista in Germania vuole puntare esclusivamente su quello verde, ma la ex Statoil norvegese starebbe investendo per sviluppare anche quello blu, prodotto grazie all’utilizzo di gas naturale.
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