L’Arera ha inviato oggi una segnalazione a Parlamento e Governo che tocca tra i tanti temi anche il riassetto del Gse. In particolare la segnalazione è relativa all’emendamento 42.19 al ddl di conversione del DL Rilancio.
I dubbi sul riassetto del Gse nella segnalazione dell’Arera
L’Autorità , si legge nel testo, “pur ritenendo di poter condividere la finalità di razionalizzazione ed efficientamento del sistema energetico nazionale, tuttavia manifesta preoccupazione in ordine ai possibili impatti che detto emendamento potrebbe generare sulle attività sottoposte alla Sua regolazione e/o supervisione”. E più in generale “su elementi della filiera energetica assai rilevanti sia per il buon funzionamento dei mercati, all’ingrosso e al dettaglio, sia per la tutela dei consumatori”. Tutti obiettivi che l’Autorità, “è chiamata a perseguire”.
Attività regolatorie a supporto dei clienti finali
“Al gruppo Gse, e nello specifico alla società Acquirente unico – ricorda Arera – è demandata la gestione di servizi e portali, tipicamente in avvalimento a codesta Autorità. Strutture che “intervengono in numerose attività regolatorie a supporto dei clienti finali”. E “in particolare, delle fasce più deboli dei consumatori”.
Segnalazione Arera sul Gse “Preservare terzietà del Sii”
Pertanto, l’Autorità ritiene “necessario che qualunque modifica della governance preservi i presupposti di terzietà e di indipendenza del Sistema informativo integrato e degli altri strumenti funzionali ad un efficiente funzionamento del mercato”. E “alla tutela dei consumatori, attualmente affidati alla società Acquirente unico”. Il tutto “ assicurando al contempo la stringente supervisione regolatoria dell’Autorità.”
Gse e gestione delle piattaforme di mercato, la posizione dell’Arera nella segnalazione
Il Gse e nello specifico il Gme, ha ricordato ancora l’autorità, si occupano in base alla normativa, della “gestione di tutte le piattaforme di mercato che consentono la negoziazione della commodity energetica elettrica e gas. In quest’ottica Arera ritiene “le funzioni sopradescritte dovrebbero continuare ad essere svolte in modo neutrale e a diretto supporto dell’azione regolatoria dell’Autorità”.
Le modifiche dell’emendamento 42.19
L’emendamento 42.19, sottolinea Arera, “nell’attribuire al gruppo Gse la gestione degli oneri generali di sistema, relativa sia al mercato elettrico e del gas naturale, risulterebbe interferire con l’attuale struttura di gestione degli oneri di sistema”. La disciplina di tali oneri è rimessa dall’ordinamento all’Autorità. L’Autorità, prosegue il testo, opera su tale fronte attraverso un soggetto istituzionale, ad essa strumentale: la Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea).
Garantire neutralità
Tale assetto “garantisce neutralità, rispetto agli interessi in gioco, per la natura giuridica pubblica di Csea, ente sottoposto alla vigilanza del ministero dell’Economia e delle finanze e di questa Autorità, nonché agli indirizzi di quest’ultima.Indirizzi e vigilanza che “oggi non sono direttamente esercitati nei confronti del gruppo Gse nonostante la sua finalità pubblica”.
Non solo Gse: riorganizzazione della ricerca nella segnalazione dell’Arera
Altro tema chiave affrontato dalla segnalazione è quello delle modifiche al settore della ricerca, che coinvolgerebbe Enea e Rse. “Giova, infine, rilevare come (…) anche l’attività di ricerca risulta potenziata dalla disponibilità di una pluralità di voci”. Si tratta di voci “caratterizzate da impostazioni e finalità differenti”. E questo “pur nella coerenza del disegno generale di una ricerca funzionale all’efficace avanzamento della transizione energetica”.
“Un soggetto indipendente a sevizio dei decisori politici e del regolatore”
In questo senso la presenza di un soggetto al servizio dei decisori politici e del Regolatore indipendente da operatori e interessi industriali “appare un elemento rilevante”.
Interventi di modifica devono salvaguardare terzietà
L’Autorità, si legge in conclusione del testo, considera “doveroso segnalare che qualsiasi intervento di modifica dell’assetto della filiera energetica debba salvaguardare la terzietà, la trasparenza. Ma anche “l’efficacia dell’azione di supervisione e controllo del Regolatore”. E questo “a beneficio del buon funzionamento dei sistemi energetici e dei consumatori”.
Un percorso per valutare gli effetti sulla filiera energetica
In ragione della rilevanza strategica del settore energetico per il Paese, l’Autorità reputa che “eventuali riorganizzazioni debbano necessariamente seguire un percorso che consenta di valutare e ponderare tutte le possibili soluzioni”. Ma anche “i relativi effetti sui soggetti della filiera energetica. Ciascuno competente per specifici aspetti”.
Il coinvolgimento dell’Autorità
Detto percorso si ritiene, “infine, debba prevedere anche il necessario coinvolgimento della medesima Autorità. Un organismo indipendente e terzo rispetto agli interessi coinvolti”. All’Area “è attribuita legislativamente la responsabilità della regolazione dell’intero settore”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.