“Stiamo lavorando per una ripartenza green”. A parlare è il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che oggi ha illustrato, nel corso di una diretta FB, le attività portate avanti del suo dicastero per porre l’ambiente al centro della ripresa post- pandemia, rendendolo un perno attorno al quale far ruotare la crescita del Paese. 

“Cogliamo la tragedia e la viviamo con il senso di responsabilità collettivo e individuale che richiede, ma dobbiamo anche pensare che questo tempo non è un tempo sospeso, ma un tempo che deve consentirci di aprire la riflessione sul post Covid”, ha aggiunto.

In questo contesto, ha spiegato il Ministro, è importante non utilizzare vecchi schemi operativi non incentrati sulla tutela ambientale, ma anzi realizzare un cambio di rotta che ponga al centro un “paradigma diverso per concepire la vita sul territorio”. Si tratta di un percorso virtuoso che il ministero sta portando avanti a più livelli: territoriale, europeo e mondiale.

Formazione ambientale

Tra i tanti temi toccati da Costa nel suo intervento anche l’accordo, chiuso nelle ultime settimane con il ministero dell’istruzione, per introdurre la formazione ambientale obbligatoria nel curriculum scolastico che va dalle elementari alle superiori. Un percorso che, ha spiegato il ministro, sarà modulato in base ai vari gradi scolastici. “In questa fase  -ha detto – stiamo proprio costruendo le linee tematiche di insegnamento, suddivise per ordini di insegnamento e, proprio per questo, abbiamo avviato una piattaforma telematica di aggiornamento dei docenti e degli studenti alla quale è possibile registrarsi per accedere ad una serie di corsi già fruibili sulle tematiche di nostra competenza”.

L’introduzione delle formazione ambientale nell’iter scolastico, secondo il ministro Costa, consentirà di “costruire uomini e donne del futuro” con una sensibilità ambientale maggiore di quella delle vecchie generazioni. In questo modo si creerà un circolo virtuoso e i figli saranno “gli educatori dei loro genitori”, comunicando loro l’importanza delle tematiche ambientali.

Mappatura di fiumi e laghi

Il ministro ha poi sottolineato di aver ricevuto molte segnalazioni in cui si evidenzia come, in questo periodo di lockdown del Paese, “la natura si stia riappropriando dei propri spazi e come molti fiumi, corsi d’acqua e tratti di mare siano tornati limpidi”.

Si tratta di una sorta di reset che, secondo il ministro, può rappresentare un punto di partenza per individuare quelle attività che danneggiano l’ambiente e premiare invece gli imprenditori virtuosi. Siamo di fronte a una sorta di anno zero – ha detto – e  il rischio è che, quando si ripartirà, tutto possa ritornare come prima. Per questo ho convocato le forze dell’ordine, Carabinieri, Guardia di finanza e Capitanerie di porto, insieme con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e la rete formata dalle varie agenzie regionali di protezione ambientale (Snpa) a cui ho chiesto di incominciare a fare controlli e campionamenti delle matrici ambientali per mappare la situazione attuale, perché in questo modo quando si ripartirà, saremo in grado di capire, di settimana in settimana, chi inquina e chi commette degli atti criminali.

“Tutto questo non solo a salvaguardia dell’Ambiente, ma anche di tutti quegli imprenditori onesti, che fanno parte del 90% del mondo produttivo che, ci tengo a dirlo, è perbene. In questo modo garantiamo sia i cittadini che l’imprenditoria sana dalla concorrenza sleale di chi non rispetta le regole inquinando e ottenendo un vantaggio economico attraverso gli illeciti”, ha aggiunto.

Terra dei Fuochi

Tra le questioni toccate dal Ministro anche la Terra dei Fuochi. “Ho dato mandato sia ai Carabinieri del Noe ma anche Guardia di finanza e Polizia per costruire dei quadranti territoriali di presidio per intensificare gli sforzi nel controllo di quei territori più delicati dal punto di vista ambientale – ha detto Costa – ci tengo però a chiarire che già tutte le forze dell’ordine stanno attuando uno sforzo particolare nei controlli anche in questo periodo di emergenza sanitaria, e per questo li ringrazio. Inoltre, tra poco arriveranno ulteriori 50 investigatori ambientali che si aggiungeranno al Noe, cosa che abbiamo voluto inserire nella legge di stabilità, che andranno a rafforzare ulteriormente la capacità di intelligence sul territorio”.

Dai Cam su verde pubblico e mense all’end of waste 

L’appuntamento social è stato l’occasione per dare una panoramica degli ultimi provvedimenti del ministero e dei risultati raggiunti: dall’introduzione dei Cam per il verde pubblico e per le mense, alla firma del decreto sull’end of waste dei pfu. Misure che vanno tutte nelle stessa direzione: porre in primo piano la sostenibilità ambientale, rendendola uno dei pilastri della crescita del Paese.

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