Canada, due accordi riconoscono i diritti degli indigeni sui loro territori

Due comunità indigene della Columbia Britannica potranno dire la loro riguardo a nuovi progetti di sviluppo industriale.

  • I rappresentanti della comunità indigena YQT hanno firmato uno storico accordo con l’azienda mineraria NWP Coal Canada.
  • Faranno così da supervisori del progetto Crown Mountain che prevede l’avvio di un nuovo impianto per l’estrazione del carbone nella Columbia Britannica.
  • Anche il popolo Blueberry River ha raggiunto un’intesa con l’amministrazione locale per limitare la deforestazione e tutelare la fauna selvatica.
Canada indigeni
Foto di Hermes Rivera/Unsplash

Nonostante rappresentino solo il 5 per cento della popolazione mondiale, dagli indigeni dipende l’80 per cento della biodiversità che ci resta. Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia dei metodi di gestione territoriale dei popoli nativi, ruolo che due accordi sembrano finalmente aver riconosciuto in Canada.

Come riporta il quotidiano britannico Guardian in data 22 gennaio, la settimana scorsa i rappresentanti della comunità indigena Yaq̓it ʔa·knuqⱡi ‘it (YQT) hanno firmato uno storico accordo con l’azienda mineraria NWP Coal Canada. Grazie a questa firma, gli indigeni faranno da supervisori nell’ambito del progetto Crown Mountain che prevede l’avvio, entro il 2025, di un nuovo impianto per l’estrazione del carbone nella provincia della Columbia Britannica.

Uno storico passo avanti

“Per troppo tempo siamo stati esclusi da processi decisionali che riguardavano direttamente i nostri diritti e i nostri interessi”, ha dichiarato la leader della comunità, Heidi Gravelle, aggiungendo che la situazione sta finalmente cambiando. “Ci sembrava la cosa giusta da fare”, ha aggiunto Dave Baines della NWP, rivelando che l’azienda preferisce coinvolgere i popoli nativi fin dall’inizio, piuttosto che rischiare di essere chiamata in causa dopo. A prescindere dalla motivazione, si tratta comunque di un importante riconoscimento per delle popolazioni che, d’ora in avanti, avranno modo di proteggere il loro territorio.

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La tutela della biodiversità

Nel frattempo, anche il popolo Blueberry River ha raggiunto un’intesa con l’amministrazione della Columbia Britannica, che limiterà la deforestazione e introdurrà nuove tutele nei confronti della fauna selvatica. Inoltre, è stato stanziato un fondo da 200 milioni di dollari canadesi (circa 140 milioni di euro) per il ripristino delle terre degradate da decenni di sviluppo industriale. “Finalmente si va nella giusta direzione”, ha commentato la leader Judy Desjarlais. “Il nostro popolo potrà esprimere il proprio parere in ogni processo decisionale”.


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