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foto presa dal sito del Minambiente

Le attività di bonifica del ministero dell’Ambiente nei Siti di interesse nazionale vanno avanti, con gli strumenti al momento consentiti dalle misure restrittive in vigore per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

 

Bonifiche dei Sin è sfida  per sviluppo green del Paese

“L’attuale momento di crisi non soltanto non ci ha fermato, ma ci ha spinto a continuare ad agire con forza in tutte quelle azioni necessarie a portare a termine un risanamento dei territori che non può più attendere – sottolinea in una nota il ministro dell’Ambiente Sergio Costa le bonifiche dei Siti di interesse nazionale rappresentano, per il nostro Paese, una sfida fondamentale nell’ottica di un modello di sviluppo che dovrà necessariamente coniugare crescita economica e rispetto dell’ambiente”.

Il bacino del fiume Sacco

Nelle ultime due settimane le attività della Direzione generale dedicata alle bonifiche, frutto della riorganizzazione del Dicastero, hanno riguardato, tra le altre, l’approvazione di un piano di caratterizzazione nell’area del Sin bacino del fiume Sacco. Si tratta di un segnale che si vuole dare ad un territorio caratterizzato da un’annosa storia ambientale, all’interno del quale rientrano cinque poli industriali e che, al netto delle attività di bonifica, potrebbe rappresentare uno dei luoghi con la più alta concentrazione di stabilimenti del centro Italia”, spiega una nota del ministero dell’Ambiente.

Analisi di rischio per il territorio del Sin del Sulcis Iglesiente Guspinese

Con un altro decreto è stata inoltre approvata l’analisi di rischio per il territorio del Sin del Sulcis Iglesiente Guspinese. “Un passo fondamentale anche per il riavvio delle attività industriali nell’area, interessata da investimenti da parte di soggetti privati”, si legge in nota.

Porto Marghera e Pioltello Rodano

Altri due decreti analoghi sono quelli relativi alle analisi di rischio nelle aree del Sin di Porto Marghera e del Sin di Pioltello Rodano, seppur con esito negativo. “Un atto – spiega la nota del Ministero – attraverso il quale il ministero dell’Ambiente ha fornito ai soggetti interessati gli elementi necessari per poter procedere ad una revisione dei documenti da approvare”.


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