Gli effetti del riscaldamento globale com’è noto hanno un impatto rilevante sugli Oceani. Tra gli effetti che si verificano c’è quello di un aumento dei livelli di acidificazione delle acque. Questo fenomeno favorisce una serie di reazioni chimiche che causano la dissoluzione del fondale marino. Ora uno studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences sottolinea come il fenomeno sia più rilevante di quanto ipotizzato in precedenza.
Il fenomeno
Nello specifico come si viene a creare questo fenomeno nelle profondità oceaniche? In quest’ambiente i livelli di pressione sono alti. Quest’acqua che ha anche livelli di acidità molti alti inizia a reagire chimicamente con il carbonato di calcio, una sostanza che è presente nei gusci degli animali morti. In questo modo si crea il bicarbonato che scioglie il fondale marino.
Le zone più interessate dal fenomeno
Secondo un gruppo di studiosi dell’università americana di Princeton, il tasso di dissoluzione del fondale marino è variabile e interessa maggiormente determinate zone. Una di queste è l’Atlantico nord-occidentale, qui il carbonio di origine umana causa il 40-100% della dissoluzione del carbonato di calcio.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.