L’incremento dell’utilizzo dei monopattini con il conseguente aumento di incidenti e sosta indiscriminata sui marciapiedi ha inevitabilmente condotto ad una richiesta da più parti di maggiore sicurezza. Per raggiungerla, va integrata la regolazione esistente, con questo fine ieri si è svolto un confronto tra vertici tecnici del Mims, Anci e aziende di noleggio dei monopattini.
I problemi da risolvere
Tra le problematiche affrontate: i limiti di velocità, il numero identificativo del mezzo, l’età minima per condurlo e i dispositivi che aumentino la sicurezza, come segnalatori di direzione o controllo da remoto della velocità. A queste si aggiunge l’identificazione delle aree dedicate alla sosta, in modo da non arrecare danno a zone di particolare pregio architettonico.
Il ministero tiene a ribadire che, con l’aumentare della sicurezza non deve venire meno la diffusione della micro-mobilità. Per questo ha chiesto ai rappresentanti del settore di avanzare delle proposte basandosi su esperienze di altri Paesi che attuano buone pratiche e sono in grado di fornire dei dati su questo tipo di mobilità.
Dal canto loro, le società di sharing mettono in guardia sul fatto che limiti di velocità troppo bassi possono, contrariamente a quanto si possa pensare, portare a dei rischi dovuti alla difficoltà di mantenere in equilibrio il monopattino nelle strade pedonalizzate, dove già è stabilito il limite di 6km/h.
Unisce tutti l’idea di dover educare all’utilizzo del mezzo. A questo proposito i noleggiatori sottolineano che, anche sulla base dell’esperienza internazionale, inizialmente la situazione è stata caotica, ma successivamente l’utenza si è allineata a un utilizzo corretto.
Le richieste del ministero
Il Mims chiede che si lavori su meccanismi di registrazione e profilazione degli utenti basati su tutorial in grado di illustrare una corretta modalità di guida. Inoltre, ai rappresentanti delle società di sharing di produrre un documento con delle proposte finalizzate a migliorare il servizio. Questo verrà valutato con i tecnici dei Comuni e dell’Anci con l’obiettivo di arrivare ad una sorta di “patto” tra istituzioni e aziende di sharing. Hanno partecipato all’incontro anche i rappresentanti dell’Osservatorio nazionale della sharing mobility, che avrà il ruolo di agevolare la regolazione partecipata.
Il prossimo incontro avrà luogo nella seconda metà di luglio.
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