“Sia per quanto riguarda l’Ilva che il progetto Tempa Rossa dell’Eni la tutela della salute, la protezione dell’ambiente, la salvaguardia dell’occupazione e la promozione di una crescita sostenibile sono tutti fattori che devono andare mano nella mano e che non possono essere considerati come componenti separate” E’ quanto ha affermato, come si legge in una nota, l’eurodeputata svedese Cecilia Wikstrom, presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo e della Delegazione che ha visitato, il 18 e 19 luglio 2017, l’acciaieria dell’Ilva e la raffineria dell’Eni a Taranto.
Una relazione sulla visita dopo l’estate
I membri della delegazione hanno incontrato i cittadini che hanno presentato petizioni sui due impianti, ma anche le autorità locali, i sindacati, le agenzie per la protezione dell’ambiente, le parti sociali e le Ong. “Studieremo tutti i documenti che abbiamo ricevuto e rifletteremo su quanto abbiamo visto e ascoltato in questi giorni, per stilare poi una relazione conclusiva della visita della delegazione dopo l’estate” ha aggiunto Wikstrom.
Serve maggiore dialogo con i cittadini
“Restiamo però convinti di una cosa: l’unica strada per un futuro sostenibile e per cambiare la situazione ambientale e sanitaria a Taranto passa per un maggiore e migliore dialogo con i cittadini. Sarà necessario renderli più partecipi delle decisioni che verranno prese perché tali decisioni li riguardano da vicino. Nello spirito della Convenzione di Aarus – ha concluso la Wikstrom – solo una piena partecipazione dei cittadini nei processi decisionali potrà aiutare a ristabilire la fiducia fra tutti gli attori coinvolti e a costruire un futuro migliore per Taranto”, ha concluso eurodeputata svedese.
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