Responsabile estesa nel tessile: la posizione di Erion Textiles

Il consorzio auspica “una forte centralità dei sistemi collettivi nella gestione dei rifiuti tessili”

In attesa della chiusura della consultazione pubblica, prevista il prossimo 5 maggio, volta a finalizzare il decreto ministeriale sulla Responsabilità estesa del produttore (Epr) nel settore tessile, Erion Textiles auspica “una forte centralità del ruolo dei sistemi collettivi nella filiera di gestione dei rifiuti tessili”. Importante è il “coinvolgimento attivo dei consorzi dei produttori per creare, implementare e gestire una filiera del fine vita capace di garantire efficienza, in linea con le richieste dell’Unione Europea” si legge nella nota stampa.

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Foto di Alexander Grey su Unsplash.

Tessile, le aspettative sul D.M. in fase di consultazione

Modalità di gestione delle raccolte comunali, ritiro uno contro uno all’interno dei punti vendita, introduzione e possibilità di modulazione dell’eco-contributo per coprire i costi di gestione del fine vita e target di raccolta fissato inizialmente al 15%: sono questi alcuni dei punti chiave introdotti e fissati dal D.M.

Le aspettative riguardano il ruolo centrale dei consorzi di produttori, che “finora non sono stati coinvolti nel processo di definizione normativa”, evidenza Erion Textiles. In particolare, “è necessario definire ruoli chiari, responsabilità finanziarie e, soprattutto, operative per quanto riguarda il modello di funzionamento dei consorzi, che devono occuparsi attivamente della raccolta e favorire iniziative nei negozi, valorizzando le attività già messe in atto dai retailer negli anni passati”.

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Temi ancora aperti: un tavolo di confronto per il settore

Le aziende associate ad Erion Textiles stanno analizzando il D.M., posto in consultazione, per definire una posizione da portare al Mase che punti a migliorare costantemente l’efficienza e la sostenibilità del ciclo di vita dei prodotti tessili, con un focus sulle fasi del fine vita: raccolta, cernita, riutilizzo e riciclo, fino ad arrivare all’utilizzo di materiali riciclati in nuovi prodotti.

A giudizio del consorzio, sarà “necessario allinearsi alle future regole europee per l’ecodesign senza introdurne di nuove a livello nazionale”. I temi aperti sono ancora molti e “noi di Erion Textiles, insieme a tutti i produttori che vorranno unirsi, siamo a disposizione dei decisori istituzionali, affinché possa aprirsi un tavolo di confronto con tutti coloro che saranno impattati dal nuovo decreto”. Questo affinché il tessile rappresenti un’opportunità circolare.

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