Oltre il 60% dei suoli dell’UE non si trova in buone condizioni. Per questo l’UE sta lavorando per una direttiva che istituisce un quadro per il monitoraggio del suolo. L’obiettivo è migliorare la resilienza e gestire i rischi dei siti contaminati. La direttiva stabilirà anche i principi di mitigazione della proprietà fondiaria, con particolare attenzione alla sigillatura e alla rimozione del suolo.

Si tratta di un’accordo provvisorio raggiunto oggi 10 aprile che intende mantenere l’obiettivo non vincolante di raggiungere terreni sani entro il 2050. L’accordo deve ancora essere confermato da entrambe le istituzioni.
“Con l’accordo raggiunto oggi abbiamo istituito il primo quadro UE per la valutazione e il monitoraggio dei suoli in tutta Europa” dichiara Paulina Hennig-Kloska, ministro polacco per il clima e l’ambiente. “È giunto il momento di agire, poiché oltre il 60% dei suoli europei non sono sani e stanno peggiorando. Un suolo sano e resiliente è la chiave per garantire alimenti sicuri e nutrienti e acqua più pulita per le generazioni future”.
L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento. Sarà formalmente adottata da entrambe le istituzioni dopo la revisione giuridico-linguistica.
Come funzionerà il monitoraggio del suolo in UE
L’accordo provvisorio prevede che si debba cercare un sistema univoco di valutazione e degli hot spot da monitorare costantemente. Intanto sono stati concordati i primi passi verso il monitoraggio dei PFAS e dei pesticidi.
Saranno introdotte classi per descrivere la salute del suolo basate sui valori obiettivo e trigger stabiliti nell’approccio generale del Consiglio:
Si tratta di valori-obiettivo sostenibili non vincolanti a livello UE per riflettere gli obiettivi a lungo termine e valori limite operativi, fissati a livello di Stato membro per ciascun descrittore del suolo al fine di stabilire le priorità e attuare gradualmente disposizioni che conducano a uno stato di salute del suolo.
I principi di mitigazione per l’uso del suolo saranno sugli aspetti più visibili: impermeabilizzazione e rimozione del suolo.
Mentre le decisioni nazionali sulla pianificazione territoriale saranno rispettate, anche per quanto riguarda l’edilizia abitativa, le miniere, l’agricoltura sostenibile e la transizione energetica.
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