Un’opportunità per le caldaie a biomassa legnosa

La presentazione ufficiale delle domande scatterà il 5 maggio, mentre la scadenza è fissata al 30 settembre 2025.

Ha preso il via l’8 aprile la fase operativa del nuovo bando CSE 2025 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica, con l’apertura delle procedure di selezione dei fornitori sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Il CSE 2025 finanzia interventi di efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili negli edifici pubblici, con contributi che coprono il 100% delle spese ammissibili.

L’apertura alla presentazione ufficiale delle domande scatterà il 5 maggio, mentre la scadenza è fissata al 30 settembre 2025. L’accettazione è a sportello quindi le richieste verranno accettate e finanziate in ordine cronologico fino a esaurimento fondi.

“E’ questo il momento giusto per attivarsiDomenico Brugnoni, presidente di Aiel. “Le imprese della filiera del legno-energia possono proporre soluzioni tecniche e impiantistiche altamente performanti, aiutando i Comuni a rinnovare i loro sistemi di riscaldamento in chiave di sostenibilità, efficienza energetica e valorizzazione delle risorse forestali locali”.

Il bando, previsto dal programma POC Energia e Sviluppo dei Territori 2014-2020, si rivolge esclusivamente a edifici pubblici non residenziali (scuole, municipi, centri civici), purché ad uso pubblico prevalente e dotati di agibilità. I costi finanziabili includono progettazione, fornitura, installazione, collaudo, messa in esercizio e garanzia, favorendo l’integrazione di offerte “chiavi in mano”.

Cosa finanzia il bando

  • Tra le tecnologie ammissibili: caldaie a biomassa legnosa – a legna, pellet o cippato – ad alta efficienza, installate in sostituzione di impianti vetusti (gasolio, metano, vecchie caldaie a biomassa) nei Comuni non ricadenti nelle aree soggette a procedura di infrazione europea per il superamento dei limiti di PM10.
  • Le prestazioni richieste sono in linea con le tecnologie più avanzate del mercato: classe 5 stelle, alti rendimenti (oltre il 92% per impianti sopra i 500 kWt) e emissioni estremamente basse con limiti per il particolato a 10 mg/Nm³, NOx a 150 mg/Nm³ e CO a 150 mg/Nm³.
  • Si tratta di agire con una dotazione complessiva di 232 milioni di euro a fondo perduto.  L’importo per singola domanda va da 40.000 a 221.000 euro, per un massimo di cinque istanze per Comune. L’accesso al contributo avviene esclusivamente attraverso il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). I Comuni dovranno selezionare i fornitori tramite RDO evolute, ossia richieste di offerta pubblicate sulla piattaforma Consip. Qui entra in gioco il ruolo degli operatori, che dovranno essere già abilitati sul MePA.

 

 


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