Emissioni fuggitive di Metano nasce l’Osservatorio europeo e una campagna di comunicazione

Ad oggi solo nove paesi europei sono in regola con le prime scadenze del regolamento e l'Italia non è tra questi

Il 7 aprile è una data importante per la lotta alle emissioni fuggitive di metano. L’Environmental Defense Fund Europe (EDF Europe) e Deutsche Umwelthilfe (DUH) hanno lanciato l’Osservatorio europeo della società civile sul metano. Si tratta di
una piattaforma indipendente impegnata nella lotta alla riduzione dell’inquinamento da metano derivante dai combustibili fossili riconosciuta dal Consiglio Europeo e che coinvolge tutti gli stati membri.

Nella stessa giornata EDF Europe ha lanciato anche “Time for CH4nge”, una campagna per promuovere azioni ambiziose sul metano attraverso la data art e una maggiore consapevolezza pubblica grazie all’utilizzo di dati e immagini.

“Il metano è uno dei test più chiari per capire se siamo seri nel contrastare il cambiamento climatico. Questo gas sta facendo aumentare le temperature in questo momento, eppure abbiamo gli strumenti per ridurlo in modo rapido ed economico. Questo è il decennio che conta” ha dichiarato Helen Spence-Jackson, direttore esecutivo di EDF Europe. “Se non agiamo subito sul metano creeremo un mondo più caldo e pericoloso per i bambini di oggi e per quelli che verranno dopo di loro. Con l’Osservatorio, la società civile sarà in grado di monitorare i progressi e chiedere più responsabilità. E attraverso Time for CH4nge, stiamo costruendo un movimento che rende il metano visibile e impossibile da ignorare. Entrambe le iniziative sono progettate per trasformare la pressione pubblica in azione politica e dare alle generazioni future una possibilità più equa di un clima più sicuro”.

Perchè agire sulle emissioni fuggitive di metano

Il metano è responsabile di circa il 30% dell’attuale riscaldamento globale. Ma ha un punto debole: resta in atmosfera solo per circa un decennio. Per questo agire da subito per il contenimento di tali emissioni permetterebbe di abbattere velocemente le emissioni in atmosfera.

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L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) ha chiesto una riduzione del 75% delle emissioni di metano da combustibili fossili entro il 2030. Si tratta di un obiettivo raggiungibile utilizzando le tecnologie esistenti a basso costo. In questo scenario rientra il  regolamento dell’UE sul metano, approvato nel 2024 di cui l’Osservatorio si farà strumento civile di monitoraggio. Ad oggi solo nove paesi europei sono in regola con le prime scadenze del regolamento e l’Italia purtroppo non è tra questi.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di scienziati, politici e attivisti di spicco, tra cui la vicepresidente dell’IPCC Diana Ürge-Vorsatz, la presidente esecutiva di Earth4All Sandrine Dixson-Declève e le deputate al Parlamento europeo Jutta Paulus e Lena Schilling.

Arte contro le emissioni “Time for CH4nge”

“Time for CH4nge” è una campagna ideata dall’artista Nadieh Bremer, per sensibilizzare l’opinione pubblica nella lotta contro il metano.

L’impegno dell’artista è trasformare decenni di dati sul metano in immagini personalizzate che mostrano la quantità di metano immessa nell’atmosfera a partire dall’anno di nascita di un individuo, trasformando così le emissioni astratte in urgenza personale.


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