Acque reflue in agricoltura: Anbi chiede proroga del regime transitorio nazionale intanto il via al progetto a Fiumicino

“Se l’export agroalimentare, come ha dichiarato il Ministro, Lollobrigida, punta a raggiungere i 100 miliardi di euro, abbisogna di risorse irrigue di qualità, così come l’agricoltura non può certo rinunciare alla certezza di approvvigionamento idrico, assicurato dai potenziali 4 miliardi di metri cubi di acque reflue annualmente trattate dai depuratori italiani” è quanto sottolinea Massimo Gargano, direttore generale di ANBI, audito in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Strategico quindi rendere compatibili le due esigenze “in termini di garanzia sulla salubrità alimentare ed ambientale” per questo l’ANBI chiede una proroga di un ulteriore anno al regime transitorio nella gestione delle acque reflue.

Un protocollo per riutilizzo agricolo acque reflue a Fregene

Un contesto che vede l’ente impegnato anche nella promozione di progetti innovativi come il protocollo d’intesa, firmato da Comune di Fiumicino, Acea Ato 2 e Consorzio di bonifica Litorale Nord, per il riutilizzo agricolo delle acque reflue del depuratore di Fregene.

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Il progetto ha ottenuto un contributo di oltre 6 milioni di euro dal Consiglio dei Ministri. Al momento si è conclusa la fase progettuale ed è in corso l’iter approvativo.

“Si tratta di una sperimentazione, che coinvolge anche le Università di Bologna e delle Marche per la valutazione qualitativa della risorsa prodotta dal ciclo depurativo”- aggiunge Francesco Vincenzi, presidente di ANBI.

“In Italia – precisa Claudio Cosentino, presidente di Acea Ato 2 solo il 4%  delle acque reflue viene riutilizzato; il protocollo rappresenta, quindi, un modello ottimale di gestione delle risorse idriche, che servirà a mettere al riparo un intero territorio e la sua produzione agricola dal rischio siccità.”

“L’utilizzo della risorsa recuperata, nel breve e nel lungo termine – conclude il Sindaco di Fiumicino, Mario Bacciniandrà ad incrementare l’attuale sistema d’irrigazione, offrendo un supporto concreto e sostenibile all’agricoltura locale ed una risposta alle sfide poste dal cambiamento climatico. Grazie a questa nuova gestione delle risorse idriche, gli agricoltori del nostro territorio potranno contare su una disponibilità di acqua costante durante tutto l’anno.”


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