Catena di valore delle materie prime critiche: 21 milioni dal Mase

È di 21 milioni di euro la dotazione per finanziare progetti che riguardano l’intera catena del valore delle materie prime critiche e delle materie prime strategiche. A partire dal 3 febbraio, fino al 18 marzo 2025, si possono inviare le domande di contributo in risposta all’avviso pubblicato dal Mase per la presentazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, dall’estrazione alla trasformazione.

materie prime critiche
Foto di Denny Müller su Unsplash.

Invio dei progetti dal 3 febbraio

Le proposte di progetto potranno essere presentate da imprese, in qualità di capofila, associandosi in partenariati con altri soggetti quali partner industriali, enti di ricerca e università. Le aree strategiche individuate per i bandi includono l’estrazione mineraria primaria e secondaria, l’estrazione da fluidi, l’urban mining e l’eco-progettazione, e la trasformazione (raffinazione).

Le domande, corredate dalla relativa proposta di progetto e complete di tutta la documentazione richiesta, dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica dedicata, nella pagina online della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea).

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Sostegno allo sviluppo di materie prime critiche

L’obiettivo principale del bando è “sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative per aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle materie prime critiche, ridurre la dipendenza da fonti estere, promuovere l’economia circolare, e contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico” si legge nella nota stampa.

L’intensità del contributo per ciascun beneficiario non supera:

  1. a) il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale (RI);
  2. b) il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale (SS);
  3. c) il 50 % dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità (SF).

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Misura finanziata dall’iniziativa globale Mission innovation

La misura è finanziata nell’ambito di Mission innovation, l’iniziativa globale di cooperazione internazionale lanciata alla COP21 di Parigi nel 2015 per accelerare l’innovazione delle tecnologie pulite.

In tale contesto, l’Italia aderisce alla Green Powered Future Mission (Gpfm) volta alla decarbonizzazione e alla digitalizzazione dei sistemi elettro-energetici e alla Clean Hydrogen Mission (Chm), per favorire lo sviluppo e la diffusione dell’intera catena del valore dell’idrogeno. In particolare, l’Italia ricopre il ruolo di co-lead della Gpfm e Rse, su incarico del Mase, ha assunto il ruolo di direttore della mission.

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