In vigore legge UE che impone caricabatterie universali

La soluzione della ricarica comune con standard USB-C

Per ridurre gli sprechi e tagliare i costi per i consumatori, i produttori di elettronica dovranno dotare tutti i dispositivi venduti nell’UE di porte per caricabatterie USB-C. La nuova norma UE impone a tutti i nuovi smartphone, tablet e fotocamere di utilizzare la stessa porta di ricarica.

caricabatterie
Foto di Marcus Urbenz su Unsplash.

La direttiva sui caricabatterie comuni è stata approvata dal Consiglio UE nell’ottobre 2022 e, per adeguare i loro progetti e garantire la conformità, ha consentito alle aziende di beneficiare di un periodo di transizione fino al 28 dicembre scorso. I produttori di laptop avranno tempo extra, fino al 28 aprile 2026, per seguire l’esempio.

Porta di ricarica armonizzata per dispositivi elettronici

La norma si applica a telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie, auricolari, console per videogiochi, altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili e auricolari venduti nell’UE. I produttori sono ora obbligati a dotare i dispositivi di una porta USB-C, scelta dall’UE come standard comune per la ricarica degli strumenti elettronici. I consumatori non dovranno più acquistare caricabatterie separati per ogni dispositivo posseduto.

L’armonizzazione garantita dalla nuova normativa contribuirà a impedire che diversi produttori limitino ingiustificatamente la velocità di ricarica e a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si utilizza un qualsiasi caricabatterie compatibile per un dispositivo. Per l’UE, la norma “ridurrà il numero di caricabatterie da acquistare, aiuterà a ridurre al minimo i rifiuti elettronici e semplificherà la vita quotidiana” dei consumatori.

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Vantaggi del caricabatterie comune: standard USB-C

  • Maggiore praticità per il consumatore: è possibile caricare il cellulare e altri dispositivi elettronici simili con un unico caricabatterie USB-C, indipendentemente dalla marca del dispositivo.
  • Riduzione dei rifiuti elettronici: i caricabatterie scartati e inutilizzati rappresentano circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno; le nuove norme incoraggiano il riutilizzo delle porte di ricarica, il che aiuta a ridurre l’impatto ambientale.
  • Risparmio di denaro: ora è possibile acquistare nuovi dispositivi elettronici senza caricabatterie; ciò aiuterà i consumatori a risparmiare circa 250 milioni di euro all’anno su acquisti non necessari.
  • Armonizzazione della tecnologia di ricarica rapida: nuove regole aiutano a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si utilizza un qualsiasi caricabatterie compatibile per un dispositivo.

Le porte USB-C possono caricare fino a 100 Watt, trasferire dati fino a 40 gigabit al secondo e possono essere utilizzate per collegare display esterni.

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