Promosso dalla ITKAM, la Camera di Commercio Italiana per la Germania, si è aperto il 14 novembre il secondo appuntamento 2024 del German-Italian Energy Forum (GIEF2024). Un evento bilaterale organizzato in collaborazione con molteplici soggetti, tra cui l’Italian Trade Agency (ITA), il Centro italo-tedesco per il dialogo europeo, la IHK Frankfurt am Main, l’Enterprises Europe Network. Ultimo ma non ultimo, il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berlino.
L’obiettivo del German Italian Energy Forum è quello di mettere insieme i rappresentanti del mondo economico, scientifico e politico di entrambi i Paesi per discutere i temi centrali delle relazioni italo-tedesche in un’ottica di transizione verde e nuove opportunità di business. Il primo appuntamento del 2024 si era svolto lo scorso 9 luglio a Roma, presso Unioncamere. Il secondo è ospitato nei locali della IHK Frankfurt am Main, la Camera di Commercio e Industria di Francoforte sul Meno.
Dopo il successo dell’edizione 2023, anche quest’anno il focus è sulla transizione energetica, in particolare sull’idrogeno verde. Si esplorano le potenzialità della filiera e le ultime frontiere della ricerca con l’ottica di rafforzare la cooperazione tra Italia e Germania e stimolare investimenti pubblici e privati in questo settore strategico.
Le sfide non sono poche
Creare un’adeguata filiera dell’idrogeno verde non è cosa semplice, a cominciare dalla produzione su ampia scala fino allo stoccaggio e al trasporto di questo gas leggerissimo.
Una delle più grandi sfide consiste nel produrre l’idrogeno dai composti che lo contengono. Nel caso dell’idrogeno verde, si tratta di installare una capacità di elettrolisi in grado di produrre idrogeno in quantità elevate, oltre che a garantire sicurezza energetica e disponibilità di infrastrutture.
A livello europeo, è un processo caratterizzato da diversi fattori, non ultimi gli interventi pubblici e la crescente attenzione dei mercati alla resilienza della catena di approvvigionamento. L’UE e molti dei suoi Stati membri considerano l’idrogeno essenziale per gli obiettivi climatici, la competitività industriale e la sicurezza energetica. Ma nessun Paese membro dell’UE dispone attualmente di risorse sufficienti per produrre idrogeno su larga scala o per sviluppare un’infrastruttura adeguata a competere con il mercato internazionale. Uno degli scopi che si prefigge il German-Italian Energy Forum è appunto quello di creare una cooperazione transnazionale che funga da ponte tra aziende, associazioni, istituzioni pubbliche e il mondo della ricerca.
Quali sono gli obiettivi del dialogo italo tedesco
Entrambi i paesi puntano a perseguire strategie ambiziose per sviluppare una solida catena del valore dell’idrogeno verde e rafforzare la cooperazione bilaterale in questo settore.
Nel quadro del National Hydrogen Strategy Update, la Germania ha avviato un piano che mira a rafforzare la produzione e l’infrastruttura di trasporto, puntando a raggiungere 10 GW di capacità di elettrolisi entro il 2030 e a costruire una rete di condotte su scala europea, anche ai fini dell’import.
Da parte sua, l’Italia, attraverso il PNRR, ha stanziato 3,64 miliardi di euro in ricerca e sviluppo sull’idrogeno, e punta a installare 5 GW di capacità di elettrolisi al 2030. Già nel 2022, l’Accordo di Programma tra MASE (allora MITE) e ENEA prevedeva di favorire la creazione di una filiera nazionale del settore, contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico. L’Italia intende inoltre creare 54 Hydrogen Valley, riqualificando aree con siti industriali dismessi.
Per quanto i numeri italiani siano distanti da quelli della Germania, in ogni caso entrambi i Paesi mirano a una rapida transizione energetica e alla decarbonizzazione, attraverso investimenti in innovazioni strategiche che garantiscano maggiore sostenibilità e indipendenza.
Il valore aggiunto di GIEF 2024
In questo senso, il German-Italian Energy Forum 2024 si rivela uno strumento ideale, dove Italia e Germania possono far coincidere i loro reciproci obiettivi.
“Il German-Italian Energy Forum rappresenta una piattaforma cruciale per promuovere la collaborazione bilaterale e guidare l’innovazione nel settore energetico in Europa. Concentrandoci sull’idrogeno verde, affrontiamo non solo l’urgenza climatica, ma sblocchiamo anche significative opportunità economiche. ITKAM si impegna a sostenere partnership strategiche che potenzino l’efficienza energetica e la competitività delle imprese italiane e tedesche, contribuendo a una transizione che rafforza la posizione economica dell’Europa intera”, commenta Emanuele Gatti, presidente di ITKAM.
Sarà fondamentale creare un contesto in grado di favorire le possibilità di investimento nell’ambito di una maggiore certezza normativa. La collaborazione tra pubblico e privato e strumenti come gli IPCEI (Important Projects of Common European Interest) sono elementi chiave per accelerare la transizione verso un’economia dell’idrogeno.
Proprio per discutere sulle sfide e le opportunità legate al finanziamento della transizione energetica, questi temi sono al centro di una tavola rotonda che vede la partecipazione di UniCredit, Italian Trade Agency e l’Associazione Tedesca dell’Idrogeno (DWV).
Da parte sua, il padrone di casa, Klaus-Stefan Ruoff, vicepresidente di IHK Francoforte, aggiunge: “Il Forum Italo-Tedesco sull’Energia rappresenta un prezioso contributo alla creazione di una filiera completa dell’idrogeno in Europa. Spero che lo scambio di oggi contribuisca a promuovere soluzioni innovative per un futuro energetico sostenibile. Le cooperazioni internazionali sono di fondamentale importanza per garantire il successo della transizione sul mercato. Ad esempio, il previsto SouthH2 Corridor, che dalla Germania attraversa l’Austria e l’Italia fino al Nordafrica, potrebbe diventare un elemento centrale per l’attuazione di una strategia europea per l’importazione di idrogeno a zero emissioni di CO2.”
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