“E’ necessaria la collaborazione di tutti – a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra – oltre ad un adeguato sostegno finanziario” così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi 13 novembre a COP 29 a Baku sottolinea come sia necessario “condividere le responsabilità, superando le divisioni tra Nazioni sviluppate, economie emergenti ed economie in via di sviluppo” per adottare un nuovo obiettivo di finanza per il clima. Assicurando che “l’Italia intende continuare a fare la propria parte“.
Su questo ricorda l’incidenza del Piano Mattei e l’impegno a sostenere le iniziative del Green Climate Fund e il Loss and Damage Fund, “oltre che a promuovere il coinvolgimento delle Banche multilaterali di sviluppo“.
Decarbonizzazione senza ideologie
Il processo di decarbonizzazione deve però mettere al centro la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. “La natura va difesa con l’uomo al centro” rimarca il Presidente del Consiglio evitando “Un approccio troppo ideologico e non pragmatico”. Rimarcando l’importanza di una “neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili”.
Sottolineando l’impegno italiano nella fusione nucleare rimarcando come l’Italia intenda “rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare la storia in quanto può trasformare l’energia da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile”. Non mancando poi di citare anche il ruolo di CCS e l’idrogeno e il biometano.
Il ruolo di una diplomazia energetica
Importante quindi attivare “una nuova diplomazia energetica, che moltiplichi le occasioni di cooperazione tra Nord e Sud del mondo”. Sottolineando l’opportunità delle connessioni energetiche da cui “trarre grandi opportunità” e la strategia di cooperazione paritaria che il nostro Paese sta portando avanti. Non sono mancati apprezzamenti per l’iniziativa “Climate for Peace” della Presidenza Azera e rimarcato i successi e le iniziative italiane del G7.
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