I “truck platooning”, ovvero i sistemi di “guida in convoglio” dei mezzi pesanti, permetterebbero di ridurre le emissioni di CO2 dei mezzi pesanti fino all’8,2%.
Il dato emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di un recente studio realizzato da Ertico (associazione tra imprese operanti nel settore europeo dei trasporti) ed ACEA (l’associazione dei costruttori europei di automobili).
In cosa consiste il platooning
Di fatto con il sistema di platooning è possibile trasportare le merci secondo un approccio a carovana. Due o più veicoli procedono a breve distanza l’uno dall’altro, in modo da ridurre la congestione del traffico e, di conseguenza, garantire una maggiore efficienza del carburante e una riduzione delle emissioni inquinanti. I risparmi di CO2 sono stati valutati del 4,5% per il camion di testa e al 12% per i camion che seguono.
Per il trasporto su mezzi pesanti si prevede, tra l’altro, solo il primo mezzo della carovana realmente guidato da una persona; a questo gli altri veicoli si susseguono in modalità di guida semi-autonomatica grazie alla combinazione di sistemi di assistenza alla guida, WiFi, GPS e impianti di videocamere. Una sorta di “treno virtuale” totalmente controllato da un unico conducente.
I risultati di una guida con platooning
La tecnologia in via di sperimentazione permetterebbe, quindi, di mantenere una velocità costante, sfruttare la scia aerodinamica del veicolo antecedente e gestire in modo più efficiente il flusso del traffico.
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