Giornata mondiale contro lo spreco alimentare: l’importanza della pianificazione

Un esperimento condotto dalla startup PlanEat dimostra quanto sia importante pianificare i pasti settimanali e acquistare solamente gli ingredienti necessari

Il 29 settembre si celebra la Giornata mondiale sulla consapevolezza degli sprechi e perdite alimentari, indetta dall’ONU. Quest’anno, in Italia, c’è poco da festeggiare. Lo spreco è aumentato del 45,6 per cento rispetto al 2023: ogni settimana, nelle case degli italiani, vengono gettati 683,3 grammi di cibo pro capite, contro i 469,4 grammi dello scorso anno.

Spreco alimentare
Foto PlanEat

I dati dell’Osservatorio Waste Watcher

Anche se la colpa è in parte dei supermercati, che talvolta vendono prodotti già vecchi o frutta e verdura di scarsa qualità, la responsabilità è soprattutto dei consumatori: il 37 per cento dimentica il cibo in dispensa o in frigo, solo il 23 per cento programma i pasti settimanali e il 75 per cento non è in grado o non è disposto a rielaborare in modo creativo gli avanzi, stando ai dati raccolti dall’Osservatorio Waste Watcher.

L’esperimento di PlanEat

La pianificazione rappresenta uno strumento chiave per invertire la tendenza, come ha dimostrato un esperimento condotto da PlanEat, startup che propone kit di ingredienti freschi e pesati per la realizzazione di ricette senza sprechi. Per sei mesi, cento famiglie rappresentative della platea nazionale hanno fatto la spesa quasi unicamente sulla piattaforma di PlanEat: hanno così evitato lo spreco di 2,7 tonnellate di cibo complessive, arrivando a risparmiare 7 tonnellate di anidride carbonica; 1,6 milioni di litri di acqua e 30mila metri quadrati di suolo – e assicurandosi un notevole risparmio economico.

L’analisi, realizzata in collaborazione con il dipartimento Economics and Management dell’Università di Pavia, dimostra quindi quanto sia importante pianificare i pasti settimanali e acquistare solamente gli ingredienti necessari, nelle giuste quantità.

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Il risparmio di risorse preziose

“Dare il nostro contributo per provare a salvare cibo e risorse collegate è la nostra mission che ha tra i suoi valori fondanti la massimizzazione del bene comune”, spiega Nicola Lamberti, fondatore di PlanEat.

“l nostro track record di informatici e ingegneri ci ha permesso di mettere a punto un sistema regolato al millimetro per gestire il processo di approvvigionamento, preparazione e distribuzione scegliendo materie prime di ottima qualità, a prezzi e condizioni rispettose per i nostri fornitori: nulla viene acquistato in più e nulla sprecato. Dalla nostra nascita, servendo privati e aziende abbiamo salvato oltre 72 tonnellate di cibo dalla pattumiera e, con questo, le risorse necessarie per produrlo”, conclude Lamberti. Sulla piattaforma è possibile selezionare anche opzioni vegetariane e vegane.


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