Mercato energia e gas, più offerte ma meno convenienza

I risultati del 6° Report sul monitoraggio offerte mercato energia e gas delle utenze domestiche, comparazione, trend, offerte realizzato dal Centro studi IRCAF

Nel 2024 c’è stato un notevole numero di offerte di energia e gas, ma questo non ha portato maggiore competitività dei prezzi. Difatti “Oggi la migliore offerta sul libero mercato è più alta del 14% su MT e più del 40% su STG” spiega Marco Orlandini, della presidenza Centro Studi IRCAF a.p.s. nel corso della presentazione del 6° Report sul monitoraggio offerte mercato energia e gas delle utenze domestiche, comparazione, trend, offerte realizzato dal Centro studi.

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da sinistra: Marco Orlandini, della presidenza Centro Studi IRCAF, Massimo Ricci Arera. Foto di Agnese Cecchini

Uno sguardo sul mercato che offre uno scenario ancora poco dinamico come concorrenza e soprattutto competitività dei prezzi.

“I portali delle società hanno soprattutto offerte placet, questo perché gli operatori sono obbligati per legge.” rimarca Orlandini “Ma si conferma il trend per cui le offerte placet rispondono più a un obbligo che a un efficace strumento di confronto. Manca infine lo sviluppo di gruppi di acquisto che possa mettere seriamente in concorrenza i fornitori”.

Questo accade secondo Massimo Ricci, direttore divisione Energia ARERA anche per delle dinamiche del mercato energetico in cui le rinnovabili sono in crescita.“Lo sviluppo delle rinnovabili ha caratteristiche anche di non linearità. Aumenta la produzione da rinnovabili ma non diminuisce il gas. Un fenomeno che può impattare molto sul mercato”.

Questo perché il gas resta la fonte certa in loro assenza o nel momento in cui fisiologicamente cessano la produzione.

Per contrastare il fenomeno l’Arera sta attuando un monitoraggio del mercato all’ingrosso anche negli altri paesi europei. L’obiettivo è capire perchè in Italia rispetto a Spagna e Francia le dinamiche di costo siano diverse. “Stiamo cercando di capire quali siano le dinamiche che influenzano questo costo. Stiamo lavorando per capire se ci sono profili da attenzionare” spiega Ricci.

Fare cultura del consumo

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Da sinistra: Maurizio Ghidini, Federconsumatori; Carlo Maciocco Quotidiano Energia; Marco Vignola Unione Nazionale Consumatori. Foto di Agnese Cecchini

Fare cultura del consumo è una delle chiavi del successo secondo Ricci “sarebbe forse più semplice dire al consumatore che dalle 7 alle 10 l’energia e meglio non consumarla”.

“Auspichiamo che se nel tempo il mercato libero non porterà i benefici previsti occorrerà procedere con punti diversi di regolazione” incalza sul tema Maurizio Ghidini responsabile energia nazionale Federconsumatori e presidente per l’Associazione dell’Emilia Romagna. Sottolineando come “non ci pare che la concorrenza tra le aziende abbia dato segnali di vantaggio ai consumatori”.

Ma perché in Italia i prezzi sono più alti e il mercato non funziona? I prezzi all’ingrosso alti, gli oneri impropri dell’Iva, il tema fiscale, ma anche la poca concorrenza tra le aziende secondo Ghidini sono tra i mali endogeni del mercato energetico italiano.

Un contesto che necessita, secondo il rappresentante di Federconsumatori, di un sistema di regole che deve deve essere “più sostanziale e più semplice”. Ricordando come su questo la proposta di semplificazione della bolletta avanzata da Arera possa rappresentare un inizio.

Mercato energia e gas verso i Vulnerabili

Oltre al mercato stantio altro tema è la tutela dei cittadini vulnerabili. Aver inserito i vulnerabili nel mercato STG non è positivo” perchè possono essere contattati da operatori ed essere indirizzati su altri mercati” spiega Marco Vignola, vicepresidente nazionale Unione Nazionale Consumatori.

Un tema aperto per le istituzioni su cui, ricorda Andrea Maria Felici Direttore Direzione generale domanda efficienza energetica del Mase, “Stiamo lavorando a nuovi perimetri per definire i vulnerabili”.

Un tema quello dei vulnerabili e della tutela dei cittadini i genere, che apre a diversi approcci al libero mercato. Di cui proprio uno dei fautori Pierluigi Bersani intervenuto ai lavori, sottolinea come la “Tutela” dal suo punto di vista andava tenuta con eventuali azioni di “restyling”. Un mercato libero che non produce “civilizzazione” e liberi da prepotenze di imprese e mercato non è auspicabile. Così ricorda Bersani si tratta di “liberalismo” in cui “il mercato fa quello che vuole”.

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Da sinistra: Andrea Maria felice, Direttore Direzione generale domanda eefficienza energetica del Mase; Carlo Maciocco QE; Giovanni Calabrò Capogabinetto AGCM -Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Pierluigi Bersani ex Ministro. Foto di Agnese Cecchini

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.