Comunità energetiche e possibilità di ottenere la qualifica di Ets

Presentato al Senato il report della fondazione Terzjus: forme giuridiche, profili fiscali, criticità delle Cer e il veicolo degli Ets

GLIenti del terzo settore (Ets) rappresentano un volano di sviluppo per le comunità energetiche rinnovabili (Cer). Un legame che di fatto è intrinseco poiché entrambe le realtà sono caratterizzate da valori comuni: se le Cer nascono infatti per massimizzare l’efficienza energetica e tutelare l’ambiente, contrastare la povertà energetica, democratizzare il mercato elettrico e la capacità di favorire la partecipazione dei cittadini, le stesse finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale sono riconducibili agli Ets.

comunità energetiche
Foto di Manny Becerra su Unsplash.

C’è molto di più, le Cer oltre a presentare una convergenza ideale con gli Ets possono avvalersi dei benefici fiscali e delle altre opportunità previste per gli enti iscritti al registro unico del terzo settore. È questa la maggiore evidenza scaturita dal report su gli Ets come nuovo veicolo per lo sviluppo delle Cer, realizzato dalla fondazione Terzjus con il contributo di fondazione Cariplo, presentato a Roma il 24 settembre alla Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro presso il Senato della Repubblica.

Ministro Pichetto Fratin: “Ets veicolo per lo sviluppo sostenibile sui territori”

L’incontro è stato aperto dal video-messaggio di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, che ha identificato le Cer come “parte importante del percorso di transizione energetica intrapreso”, le cui peculiarità rinsaldano il senso di comunità soprattutto nei centri minacciati dalla povertà energetica e più esposti ai rischi di spopolamento. In questo percorso di qualificazione delle comunità energetiche rinnovabili, il ministro Fratin ha riconosciuto gli enti del terzo settore quale “veicolo naturale per la diffusione delle rinnovabili e dello sviluppo sostenibile sui territori”.

Le Cer rappresentano un’importante opportunità per affrontare il percorso della transizione energetica, tenendo in considerazione vari aspetti rilevanti dall’ambiente all’elemento solidale. Partendo dall’analisi di 10 casi di studio, oggetto del rapporto presentato dal ricercatore Nicolò Melli, l’attenzione si è concentrata sullo sviluppo del potenziale delle Cer con particolare attenzione alle implicazioni giuridiche e fiscali. A seguito della modifica intervenuta con il d.l. 57/2023, che ha incluso tra le attività di interesse generale previste dal Codice del terzo settore anche “la produzione, l’accumulo e la condivisione di energia da fonti rinnovabili a fini di autoconsumo”, è stato evidenziato che una Cer può essere costituita con una delle forme giuridiche previste per gli Ets.

comunità energetiche

Delle 10 Cer prese in analisi, 6 sono collocate al nord, 2 al centro e 2 al sud; 5 sono riconducibili a fondazioni, 3 ad enti religiosi e 2 a enti locali. Tra i dati che emergono dalla ricerca, quasi la totalità degli intervistati ha ricevuto una qualche forma di aiuto (contributi monetari, affiancamento o supporto specialistico) da parte di enti filantropici, del terzo settore, religiosi, pubblici e società profit. Il tema del supporto è, per contro, strettamente legato alle modalità di finanziamento delle future comunità energetiche: ben 6 intervistati su 10 affermano di voler ricorrere a modalità di finanziamento cosiddette blended.

Leggi anche Comunità energetiche, in arrivo più di 27 milioni per i Comuni lombardi

Comunità energetiche: la possibilità di ottenere la qualifica di Ets

Più nel dettaglio, 7 intervistati su 10 indicano nell’associazione riconosciuta o nella cooperativa la forma giuridica più rispondente alle esigenze della comunità energetica. Sebbene emerga un diffuso interesse ad approfondire la possibilità di ottenere la qualifica di ente del terzo settore, gli intervistati evidenziano la necessità di poter contare su un quadro normativo chiaro.

Tra le altre criticità che permangono, a cui il legislatore deve tenere conto, c’è la necessità di introdurre tariffe equilibrate per garantire la sostenibilità finanziaria, il rischio che l’aspetto culturale possa avere un peso nella diffusione difforme delle Cer in alcune regioni (in particolare nel sud Italia) e l’incognita che venga meno l’aspetto comunitario dello strumento a fronte dell’ingresso di grandi gruppi energetici che perseguono finalità puramente speculative.

comunità energetiche

Sono stati passati in rassegna da Ilaria Iannone, coordinatrice della ricerca, gli aspetti dei profili fiscali da quelli ordinari fino al veicolo degli Ets, individuati come strumento ideale per raccogliere finanziamenti attraverso bandi, erogazioni liberali oppure per la semplice possibilità di avere a disposizione agevolazioni sulle imposte. In particolare, le delucidazioni recentemente fornite dall’Agenzia delle entrate, sulla natura fiscale dei ricavi derivanti dagli incentivi e dalla vendita dell’energia, hanno chiarito i dubbi sul fatto che una Cer possa redistribuire legittimamente i ricavi derivanti dagli incentivi tra i suoi membri. Questa incertezza, risolta tramite interpello, faceva temere che le comunità energetiche costituite in forma di associazione non potessero ripartire gli incassi derivanti dagli incentivi tra i membri: tale eventualità avrebbe limitato i potenziali benefici soprattutto nel contrasto diretto alla povertà energetica.

Leggi anche Arrivano le comunità energetiche per i Consorzi di bonifica


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Freelance nel campo della comunicazione, dell’editoria e videomaker, si occupa di temi legati all’innovazione sostenibile, alla tutela ambientale e alla green economy. Ha collaborato e collabora, a vario titolo, con organizzazioni, emittenti televisive, web–magazine, case editrici e riviste. È autore di saggi e pubblicazioni.