Qualità dell’aria: bosco invisibile sul Monte Bianco come 142 alberi

600 mq di superficie outdoor che eliminano fino a 59 kg di NOx all’anno, l’equivalente di 142 alberi

Nasce il Bosco invisibile alla stazione della funivia Skyway Monte Bianco composto da 142 alberi virtuali ma reali per gli effetti che producono, proprio come farebbe un vero bosco. Si tratta del risultato del lavoro di manutenzione e pulizia realizzato dal gruppo Acrobatica, leader nel settore delle ristrutturazioni di esterni, che sugli oltre 600 mq di superficie outdoor trattati tra il Pavillon (2.173 metri di altezza) e Punta Helbronner (3.466 m.) ha installato eCoating un particolare rivestimento trasparente, nanotecnologico, ecologico, 100% green capace di pulire l’aria.

Pulizia dell’aria tramite fotocatalisi equivalente a 142 alberi

Il rivestimento, brevettato dalla company REair si attiva mediante la fotocatalisi, un processo di ossidazione che agisce su base fisica mediante la combinazione di luce e aria, capace di decomporre proattivamente inquinanti presenti nell’aria come ossidi diazoto (NOx), polveri PM organiche e altri agenti patogeni nocivi, oltre a microorganismi che si possono formare sulle superfici, come muffe e funghi.

Tale reazione consente di disgregare gli inquinanti presenti nell’aria, oppure che si possono depositare sulle superfici, trasformandoli in sottoprodotti innocui come sali, anidride carbonica ed acqua, con la portata di eliminare fino a 59 kg di NOx all’anno­, l’equivalente di ciò che farebbero, appunto, 142 alberi.

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“Boschi virtuali in tutta Italia”

Partendo da questa best practice, Acrobatica punta a “rendere sempre più diffuso l’impiego di questa tecnologia” afferma nella nota stampa Jacopo Rossi, direttore commerciale Nord Italia del gruppo, dichiarandosi pronti “a far crescere boschi virtuali in tutta Italia”.

La tecnologia utilizzata per realizzare il Bosco invisibile, oltre che alle strutture ricettive, si può applicare anche ai grandi centri urbani e può fungere da esempio “per un uso attento e rispettoso del nostro straordinario patrimonio naturale” sottolinea nella nota Raffaella Moro, Ceo e founder di REair, la company che si occupa di ricerca, sviluppo e produzione nel campo delle eco-tecnologie per la depurazione dell’aria esterna e interna agli edifici.

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