Il ruolo dell’ultimo miglio per la sostenibilità ambientale

Alcune soluzioni smart di logistica sostenibile

Una delle sfide più grandi in tema di mobilità è riuscire a conciliare il servizio di consegna merci con gli obiettivi green stabiliti dall’Agenda 2030, che al punto 11.6 sottolinea l’importanza di “Ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria”. In Italia, poi, è previsto anche l’incremento delle Zone a emissioni zero (Zez): 35 in più entro il 2030. Si tratta di aree nelle quali sarà vietata la circolazione di veicoli a combustione interna. 

sostenibilità logistica sostenibile

In questo contesto generale, la spedizione consegnata al destinatario, nell’ultimo miglio, gioca un ruolo determinante. Furgoncini elettrici, e-bikes per trasporti leggeri e cargo-bikes sono sempre più utili per diminuire le emissioni di CO2. Ma anche il crowdshipping, i Parcel Lockers e le strategie di ottimizzazione dei carichi possono tornare utili per ridurre l’inquinamento atmosferico delle città.

Soluzioni intelligenti per la gestione del “last mile”

I britannici lo chiamano “last mile”, ossia l’ultima fase del percorso di movimentazione delle merci: ai magazzini, o dagli hub di raccolta, fino al domicilio del cliente o del negoziante. Negli ultimi anni, complice lo sviluppo costante dell’e-commerce su scala globale, il volume di consegne dell’ultimo miglio è aumentato sensibilmente. E secondo lo studio della Oliver Wyman, ogni prodotto non alimentare venduto online in Italia comporta la produzione di 898 grammi di CO2. I veicoli commerciali che affollano i centri urbani, soprattutto i centri storici, sono quindi i principali responsabili dell’incremento di emissioni delle sostanze inquinanti.

Il processo di elettrificazione del last mile diventa così strategico per le aziende ma soprattutto per l’ambiente. Secondo Roberta Marsi, sustainability manager di Dhl Express Italia, le imprese che si occupano di logistica e movimentazione merci recitano ormai un ruolo cruciale nell’ambito della transizione ecologica.

Mezzi a basse emissioni, veicoli elettrici e formazione del personale sui temi della mobilità green sono le principali leve utilizzate dalle aziende per ridurre l’impatto delle consegne last mile sulla qualità dell’aria.

I colossi dell’automotive come Ford puntano invece sui mezzi ultima generazione come il nuovissimo E-Transit: il primo veicolo commerciale 100% elettrico.

Un’altra soluzione percorribile è il crowdshipping, già sperimentato nelle principali capitali europee. Consente di ricevere la merce affidandosi a corrieri non professionisti disposti a modificare il proprio tragitto per raggiungere il destinatario del pacco. Tutto è coordinato tramite una piattaforma online. Molte altre aziende a livello globale puntano invece ai Parcel Lockers, o Smart Lockers, ossia armadietti automatici localizzati in posti sicuri e facilmente raggiungibili anche in centro città. Indispensabile, in questi casi, la collaborazione del cliente finale, che deve essere disposto a muoversi per ritirare la merce. Funzionano con un codice di riferimento ricevuto al momento dell’ordine. 

Anche le strategie di ottimizzazione dei carichi possono tornare utili per ridurre l’inquinamento atmosferico delle città e per puntare alla sostenibilità dell’ultimo miglio. Lo stivaggio degli imballi su camion e furgoni rappresenta infatti una delle sfide più interessanti della logistica legata all’e-commerce. Troppo spesso i mezzi di trasporto lasciano il magazzino con poca merce a bordo e questo comporta un maggior numero di viaggi, maggior consumo di carburante e maggiori emissioni di CO2. Il gruppo italiano ITLM, tramite l’incubatore Supernova Hub, ha implementato una partnership con l’Istituto ETH di Zurigo e l’Università DTU di Copenaghen per sviluppare un modello matematico finalizzati a ottimizzare i piani di carico dei TIR (il Truck Loading Optimization) con l’obiettivo di ridurre i costi e le emissioni. 

Insomma, le soluzioni esistono. E la sfida della sostenibilità urbana legata alle consegne dell’ultimo miglio può essere vinta. Occorre sicuramente innovazione tecnologica e gestionale soprattutto da parte delle grandi aziende globali che si occupano di logistica e movimentazione merci.

 

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