Testo Unico Rinnovabili, Pichetto: si tratta di “Una mediazione”

Il commento in conferenza stampa. Sono previste tre diverse procedure autorizzative

“Una mediazione e le mediazioni peccano sempre di qualche difetto” così il titolare del MASE Pichetto Fratin in conferenza stampa, riferimento ai dubbi espressi dal comparto industriale di riferimento commenta il #TestoUnicorinnovabili approvato in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri n°91 di oggi.

Il commento arriva in riferimento ai dubbi espressi dal comparto industriale di riferimento.

Si tratta di un esame preliminare di uno schema di decreto legislativo per la semplificazione amministrativa nei processi di autorizzazione delle rinnovabili. Passiamo da cinque a tre tipologie spiega in conferenza stampa.

Il provvedimento reca la firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, del Ministro per le Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

Le tre tipologie del Testo Unico Rinnovabili

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Consiglio dei Ministri n 91 conferenza stampa
  • Attività libere. Saranno quelle fino a un certo numero di MW. Ad esempio per il fotovoltaico è fino a circa 10MW. Qui non sono richiesti atti di assenso o dichiarazioni, tranne in caso di vincoli paesaggistici. In questo caso l’autorità dovrà esprimersi entro trenta giorni (oggi il termine è di almeno 45 giorni).
  • Seguono gli impianti di media grandezza per cui è prevista una procedura semplificata.La cosiddetta “PAS”, procedura abilitativa semplificata è per progetti che non richiedono procedimento di “permitting” e non sono assoggettati a valutazioni ambientali. In questo caso a seconda delle casistiche, con l’eventuale coinvolgimento di più amministrazioni, si va da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 75 per terminare la procedura. Ad oggi invece si può vedere una procedura sospesa senza alcun limite massimo arrivando anche a attese di due anni.
  • Per gli impianti grandi è prevista una Autorizzazione Unica. Questa va presentata alla Regione per impianti sotto i 300 MW e oltre al MASE. Fanno parte di questa categoria anche gli impianti off-shore. Attualmente il processo può durare 175 giorni, nel caso di progetti non sottoposti a valutazioni ambientali, fino a 420 giorni Si può ricadere anche nella Verifica di assoggettabilità a VIA e la Valutazione d’Impatto Ambientale. Ad oggi i termini previsti sono con un termine di 60 o 90 giorni per la durata del procedimento di autorizzazione, ma non chiarisce il tempo necessario per la verifica di completezza della documentazione ed è comunque al netto dei tempi per le valutazioni ambientali.

“Si riducono notevolmente i termini dell’azione riguardo alle procedure” commenta rispetto al Testo Unico Rinnovabili Pichetto, “e si cerca di dare un’accelerata su questo fronte rispetto a tempistiche sempre molto lunghe”.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.