Bollette del gas, nuovi incentivi scaricati sui consumatori

gasfederconsumatoriPare proprio che si stia per ripetere l’addebitamento sulle bollette del gas ai consumatori degli incentivi alle imprese, la denuncia di Federconsumatori.

Le spese relative al consumo di energia, soprattutto quelle legate al riscaldamento, rappresentano un peso non indifferente all’interno delle mura domestiche di tutta Italia, ma quando non si possono prendere provvedimenti drastici rinnovando in modo decisivo gli impianti, l’unica soluzione a disposizione delle famiglie è impegnarsi nella ricerca delle tariffe gas più convenienti in grado di consentire un risparmio, anche minimo, sulle bollette.

Nonostante ci siano molteplici offerte di diversi operatori, il costo del gas e della luce, comunque, è regolato dall’AEEG, l’Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas e varia trimestralmente secondo le decisione prese dall’Autorità stessa: gli operatori del mercato libero e quelli del servizio di maggior tutela, poi, potranno decidere come gestire le offerte ai loro clienti partendo dal prezzo stabilito dall’Autorità.

Pare però, che nonostante ci sia tutta questa libertà di scelta e il mercato sia regolato da leggi stabili, qualcosa vada storto e soprattutto, a danno dei consumatori.

La denuncia, infatti, arriva da Federconsumatori che lamenta la possibilità di vedere dei rincari nelle bollette del gas degli utenti, per via delle agevolazioni che il Governo vuole dare alle imprese del settore energetico.

Stando alle parole dell’associazione, questa operazione peserebbe sulle utenze domestiche per ben 600 milioni di euro: “Invece di agire, come chiediamo da tempo, per una riduzione dei costi dell’energia e del gas a favore dei cittadini e diminuire il peso delle bollette che incidono sempre di più sui bilanci delle famiglie, il Governo si prepara a dare il via libera all’ennesimo favore alle imprese energivore. È quanto emerge dalla lettura dell’art. 6 bis del Decreto Destinazione Italia, alla luce di un emendamento approvato in Commissione attività produttive alla Camera su proposta di NCD”.

E quanto dichiarato è possibile leggerlo direttamente nel testo dell’emendamento: “al fine di promuovere la competitività delle imprese industriali, i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema applicati al consumo di gas e i criteri di ripartizione dei medesimi oneri a carico dei clienti finali sono rideterminati dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.”

La polemica è più che solida e fonda le sue radici su avvenimenti passati che nella stessa maniera, hanno gravato sui cittadini. Spiega a proposito Federconsumatori: “dopo aver scaricato sulle bollette elettriche delle famiglie (nel maggio scorso) ben 600 milioni di euro di sgravio fiscale a favore delle imprese energivore (vale a dire quelle che per alimentare il proprio ciclo produttivo impiegano grossi quantitativi di energia), oggi si ripete la stessa musica per il gas. Un’operazione intollerabile che potrebbe pesare sulle utenze domestiche per circa 600 milioni di euro, che andrebbero ad annullare il previsto calo delle bollette del gas nel 2014, dopo che nel 2013 si sono registrati i valori più alti dal dopoguerra”.

Ciò che l’Associazione chiede, ovviamente, è che si trovino altre vie per incentivare le imprese alla riduzione dei costi del gas e che non ci sia una pressione fiscale sulle bollette che gravi sulle famiglie italiane già in difficoltà.

Inoltre, chiede che si elimini l’incremento dell’Iva sui costi della materia prima: l’Iva, infatti, è applicata al 10% sui consumi di metano per il riscaldamento che, all’anno, vadano oltre i 480 metri cubi.

a cura di Valeria Cannizzaro


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