GNL, la Cina guiderà l’aumento della capacità globale di rigassificazione

Si stima che la capacità globale di rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL) aumenterà dai 55,3 trilioni di piedi cubi (tcf) del 2023 a 84,8 tcf nel 2028, facendo registrare una crescita del 53 per cento. La Cina contribuirà con 20 tcf, ovvero il 68 per cento del totale. A svelarlo sono gli analisti di GlobalData, in un’indagine pubblicata il 18 luglio.

“Cina e India guideranno la crescita in Asia, arrivando a rappresentare quasi il 60 per cento dell’incremento totale di capacità al 2028. La crescente domanda di gas da parte dei settori industriale e domestico e la necessità di aumentare la quota di gas nel mix energetico stanno guidando l’aumento della capacità di rigassificazione in questi Paesi”, ha commentato Bhargavi Gandham, analista oil & gas di GlobalData.

GNL, i progetti in Asia

Solo la Cina rappresenterà il 38 per cento dell’incremento asiatico. “Zhoushan II”, con una capacità di 584 miliardi di piedi cubi (bcf), è il più grosso progetto in fase di realizzazione. Seguono i progetti Huizhou, Yantai I e Yantai II, ciascuno con una capacità di 487 bcf.

L’India contribuirà invece alla crescita asiatica per il 21 per cento. Il progetto del porto di Jaigarh, nello Stato del Maharashtra, è il più importante, con 390 bcf. Si stima che il terminal di rigassificazione entrerà in funzione l’anno prossimo, sotto la gestione di H-Energy.

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“Il Vietnam, con un contributo del 10 per cento alla nuova capacità di rigassificazione del continente, è al terzo posto in Asia. Con una capacità di 487 bcf, Vung Tau nella circoscrizione elettorale di Ba Ria Vung Tau è il più grande terminale di rigassificazione del Paese e si prevede che sarà operativo nel 2028”, ha concluso Gandham. A livello europeo, è la Germania la nazione che avrà il peso maggiore.