In occasione della relazione annuale sullo stato dei servizi e della attività svolta presentata oggi dalla Autorità di Regolazione per Reti e Ambiente, oggi 9 luglio a Roma, il presidente Stefano Besseghini sottolinea le difficoltà a un pieno contrasto del fenomeno della povertà energetica.
Il meccanismo dei bonus energetici per quanto si mostrato come una misura “efficace per i consumatori economicamente più deboli“, a cui hanno giovato “automatismo” e “flessibilità” data dagli interventi trimestrali mirati da parte del Governo.
Ne evidenzia però “la difficoltà di intercettare una fascia di consumatori non classificabili come poveri in senso stretto ma che, in presenza di costi straordinari dell’energia, possono vedere compressa in maniera significativa la propria capacità di spesa ed essere portati a compiere scelte di consumo che li avvicinano alle caratteristiche della povertà energetica”.
“Su questa classe di consumatori non abbiamo ad oggi strumenti in grado di
coniugare selettività ed efficacia, obiettivi forse più facilmente perseguibili se
si considerasse l’indicazione più volte ribadita da questa Autorità: valutare una
significativa copertura degli oneri di sistema per il tramite della fiscalità generale,
maggiormente in grado di intercettare gli effettivi livelli di reddito dei soggetti gravati dall’onere.”
“Gli oneri generali di sistema sono stati una voce rilevante negli ultimi 13 anni:
abbiamo pagato circa 162 miliardi, dei quali circa 142 a copertura degli incentivi
attualmente operativi per le rinnovabili. Malgrado nei prossimi 5 anni andranno
incontro, a misure vigenti, ad una significativa riduzione, determineranno ancora
un costo rilevante.
I nuovi elementi di costo richiamati in precedenza andranno in qualche modo a
sostituirsi se non ad aggiungersi ai costi precedenti secondo traiettorie ad oggi
di difficile previsione pur in presenza, e questo giova ricordarlo, di strumenti che
tendono a stabilizzare il costo atteso dell’energia” sottolinea il presidente di ARERA.
I dati del bonus in bolletta
I dati della relazione annuale ARERA segnalano come sono stati elargiti 1.427 milioni di euro ai 4,6 milioni di bonus elettrici e circa 716 milioni di euro ai 3 milioni di bonus gas a clienti diretti.
- Al 31 dicembre 2023 i nuclei familiari con bonus attivo per disagio fisico erano 64.828 (+24% rispetto al 2022).
Con il termine dell’estensione del bonus a fine 2023 è terminato il sistema di rafforzamento del bonus sociale in vigore negli ultimi 2 anni. Il Bonus è tornato ai normali valori Isee, mentre è proseguito il contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari e applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, come previsto nella Legge di Bilancio 2024.
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