Giornata del Mediterraneo: ridurre lo sfruttamento e aumentare la tutela della biodiversità

L’appello del WWF e i progetti di Triton

Oggi, 8 luglio, si celebra la Giornata internazionale del Mediterraneo. Con il 58 per cento degli stock ittici sovrapescati, è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo, come ricorda il WWF.

Mediterraneo
Foto di Milos Prelevic su Unsplash

Il consumo eccessivo di pesce

Proprio in questi giorni, l’Europa ha esaurito virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. La colpa è del consumo eccessivo: se ogni cittadino europeo consuma in media circa 24 chili di pesce l’anno, gli italiani superano la media con i loro 31,21 chili.

Le specie più colpite includono il nasello, la sardina, i gamberi (viola e rosa) e la triglia di fango, minacciate anche dalla pesca illegale, dalla diffusione di specie aliene invasive e dalla crisi climatica: nell’aprile 2023, la temperatura media della superficie del mare ha raggiunto un nuovo record di 21,1 °C.

Il censimento dei nidi di Caretta caretta

“Le evidenze scientifiche confermano come, aumentando la protezione in aree chiave del Mediterraneo, gli habitat marini potrebbero riprendersi, gli stock ittici chiave essere ricostituiti e noi potremmo combattere al meglio l’impatto del cambiamento climatico”, ha commentato Giulia Prato, responsabile Mare del WWF Italia.

 

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L’ONG è impegnata in molteplici attività di salvaguardia della biodiversità mediterranea, fra cui il censimento e la messa in sicurezza dei nidi di tartaruga marina comune (Caretta caretta). Sono già cento quelli avvistati quest’anno, di cui settantanove in Sicilia, quindici in Calabria, quattro in Puglia e due in Basilicata.

La tutela di cetacei, molluschi e lucertole eoliane

Come il WWF, anche l’associazione Triton è in prima linea nella conservazione di alcune tra le specie più emblematiche del Mediterraneo, grazie a una serie di progetti co-finanziati dal programma LIFE dell’Unione europea. Ecco alcuni esempi:

  • LIFE Conceptu Maris, per il monitoraggio e la difesa di cetacei e tartarughe marine;
  • LIFE Pinna, per individuare e salvare gli ultimi esemplari di nacchera di mare (Pinna nobilis), il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo;
  • LIFE A-MAR NATURA2000, che ha portato alla nascita dell’app AMAR SEA LIFE, uno strumento di divulgazione dei siti marini e costieri Natura 2000 in Italia e in Spagna;
  • LIFE EOLIZARD, che mira alla reintroduzione in natura della lucertola delle Eolie (Podarcis raffonei), in aree libere dalla “rivale” lucertola campestre.

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