Una sfida per l’Europa e per tutto il comparto industriale: mettere a segno una transizione in tempi sempre più stretti. Uno sguardo in parte critico all’Unione Europea e ai suoi dettami è quello che è avvenuto nel corso del convegno annuale di Proxigas che si è svolto ieri 3 luglio a Roma.
Un aspetto critico rispetto a investimenti in innovazioni troppo futuristiche o costose come l’idrogeno “che non funziona” come rimarca Antonio Gozzi special advisor di Confindustria con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività e presidente di Federacciai. Gozzi sottolinea come il comparto dell’acciaio guardi a una partnership con la francese Edf per far sì che l’Italia diventi la prima in Europa e nel mondo a produrre acciaio green grazie a un mix energetico che prevede anche il nucleare. Nel corso dei lavori grande interesse invece verso la CCS e il metano verde.
leggi anche: Idrogeno per decarbonizzare l’acciaio: la sperimentazione in Italia
Un Europa però che ha potuto superare la crisi energetica grazie al suo “fare rate” come ha sottolineato Marta Bucci DG di Proxigas e che ha guardato al mix energetico italiano come modello da replicare.
Il tutto in uno scenario di “diminuzione della domanda gas” come sottolinea Cristian Signoretto presidente Proxigas “di cui non vediamo recupero” con “prezzi sul mercato gas che hanno sfiorato livelli inaspettati”.
“La #decarbonizzazione ha un costo per il sistema ed è nostro dovere far sì che questo costo sia il più piccolo possibile.Pensiamo che il #gas che diventerà un gas decarbonizzato nel tempo avrà un ruolo da giocare in questo panorama” #CristianSignoretto presidente @proxigas pic.twitter.com/4dHFidJx2C
— canaleenergia (@canaleenergia) July 3, 2024
Cosa non sta funzionando in Europa
“La crisi energetica ha inasprito le divergenze tra gli Stati Membri che si sono fatti concorrenza per reperire il gas necessario a sostituire le forniture russe” ricorda la Bucci.
Mentre strumenti come l’Ets sono diventati “da sistema per decarbonizzare” a una “tassa europea” denuncia Gozzi, che richiama la necessità di un “prezzo unico dell’energia” che scavalchi le “asimmetrie” tra industrie di diversi Stati.
Leggi anche: Dai veicoli leggeri a quelli pesanti, Toyota avanza verso la mobilità a idrogeno
Insomma l’assemblea di Proxigas ha evidenziato come sia sempre più calzante il dover “declinare i temi di green deal come rafforzamento di competitività” e non come un ostacolo a quest’ultima per dirla con le parole di Ferdinando Nelli Feroci, presidente Istituto Affari Internazionali IAI.
Uno sguardo europeo per vincere la sfida della transizione
“E’ necessario occuparsi della continua fame di energia”, che toccherà paesi sviluppati e non, sottolinea Marta Bucci. Per farlo la DG di Proxigas suggerisce “occorre un nuovo approccio. Dobbiamo mettere al centro delle agende europee dell’energia, l’energia stessa. Dobbiamo garantire la sicurezza delle infrastrutture energetiche ma a livello europeo, per valorizzare mix energetici diversi come punto di forza e non di competizione interna, del mercato unico UE, potenziando le infrastrutture transfrontaliere”. Anche rivedendo l’approccio degli aiuti di stato. Così da non sostenere solo gli Stati che possono investire.
Per farlo la Dg di Proxigas sottolinea come serva “fare un passo verso un’attuazione della transizione che guardi a valorizzare i diversi percorsi con cui gli Stati membri possono decarbonizzare, considerando le loro peculiarità e rispettando i diversi contesti sociali. Promuovendo fin da subito gli interventi di mitigazione già possibili”. Tra questi cita ad esempio la riduzione delle emissioni e l’efficienza conseguibile utilizzando gas rinnovabili e idrogeno, anche in blending, ove possibile, anche ai fini del sistema ETS.
Infine, conclude Marta Bucci “La sostenibilità sociale è il cuore della trasformazione e serve recuperare la fiducia dei consumatori, offrendo più soluzioni di decarbonizzazione”. Rimarcando come un “vero grande mercato unico” sia la chiave per vincere la sfida della transizione.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.