Nonostante le sfide energetiche attuali, il 68% dei leader del settore petrolifero e del gas si è mostrato ottimista per l’espansione di queste industrie nei prossimi anni. Il sondaggio che ha condotto questa analisi è stato realizzato da DNV e ha sottolineato la resilienza di tale settore, in grado di bilanciare le richieste immediate con le responsabilità ambientali a lungo termine.
Il sondaggio di DNV, “Il paradosso del petrolio – Come il settore del petrolio e del gas si sta trasformando attraverso l’incertezza”, ha raccolto le opinioni di quasi 450 professionisti del settore petrolifero e del gas, per esaminare le tendenze in evoluzione e le prospettive a breve termine per il settore. L’indagine ha evidenziato la fiducia in aumento, dopo la recessione del 2020.
![Figure 1.1 Optimism For Sector Growth.jpg](https://www.canaleenergia.com/wp-content/uploads/2024/06/figure_1.1_-_Optimism_for_sector_growth.jpg.jpg)
L’industria, infatti, sta investendo massicciamente in fonti energetiche alternative come l’eolico, il solare, l’idrogeno, lo stoccaggio del carbonio e i biocarburanti. Questi investimenti stanno aprendo la strada a nuovi flussi di entrate, nonostante sfide come tassi di interesse più elevati e interruzioni della catena di approvvigionamento.
Il problema delle fonti rinnovabili
L’indagine ha identificato le barriere principali che impediscono alle società petrolifere e del gas di dare priorità alle fonti energetiche rinnovabili e più pulite. La sfida più grande, citata dal 49% degli intervistati, è il basso ritorno finanziario associato a queste iniziative. Inoltre, il 33% sottolinea i vincoli posti dai modelli di business esistenti e dai profili di rischio, nonché politiche energetiche o di emissioni poco chiare.
L’investimento di capitale richiesto rappresenta un ostacolo significativo per il 30%, mentre il 26% evidenzia limiti nelle capacità organizzative, nelle infrastrutture e nella tecnologia. I costi operativi rappresentano una preoccupazione per il 21%, seguiti dalla cultura organizzativa (19%) e dalla difficoltà di aumentare o aumentare i ricavi (18%).
Transizione green: opportunità e ostacoli
Il futuro del settore dipende dalla sua capacità di soddisfare sia la domanda dei consumatori e delle imprese, sia gli obiettivi di decarbonizzazione. Alcune aziende, infatti, stanno compiendo mosse strategiche per garantire stabilità e ridurre l’intensità dei gas serra.
Questo paradosso di cambiamento e continuità definisce l’attuale panorama energetico. Sebbene vi sia una forte spinta verso l’energia a basse emissioni di carbonio, l’elevato consumo mondiale di prodotti petroliferi rimane un fattore significativo. Inoltre, vi è una forte preoccupazione per la sicurezza dell’approvvigionamento petrolifero a lungo termine, sottolineando la necessità del settore di bilanciare la domanda immediata di combustibili fossili con l’imperativo di investire in soluzioni energetiche sostenibili. Navigare questa dualità, secondo gli analisti, è cruciale per la direzione strategica del settore del petrolio e del gas nei prossimi anni.
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