Energia pulita, dall’UE tre miliardi di euro a dieci Stati membri

I proventi derivano dalla vendita all’asta delle quote di emissione nell’ambito del sistema ETS

L’Unione europea destinerà quasi tre miliardi di euro, derivanti dal sistema di scambio delle quote di emissione (Emissions Trading Scheme, ETS), al supporto di 39 progetti legati all’energia pulita e all’efficienza energetica in dieci Stati membri.

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Foto di Alexandre Lallemand/Unsplash
  1. Bulgaria (65,2 milioni);
  2. Croazia (52 milioni);
  3. Repubblica Ceca (835,2 milioni);
  4. Estonia (24,1 milioni);
  5. Ungheria (76,8 milioni);
  6. Lettonia (26,8 milioni);
  7. Lituania (59 milioni);
  8. Polonia (697,5 milioni);
  9. Romania (1,095 miliardi);
  10. Slovacchia (35 milioni).

Alcuni dei progetti finanziati

Gli incentivi saranno stanziati tramite il Fondo per la modernizzazione, volto a modernizzare i sistemi energetici dei Paesi europei a basso reddito, per aiutarli a ridurre le loro emissioni di gas serra e contribuire così al raggiungimento della neutralità climatica da parte dell’Unione. Come annunciato il 24 giugno, fra le progettualità finanziate, ci sono:

  • rafforzamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica per sostenere l’integrazione delle energie rinnovabili in Bulgaria;
  • aumento della capacità fotovoltaica e di stoccaggio dell’energia per i fornitori pubblici di servizi idrici in Croazia;
  • sostegno alle famiglie per l’acquisto e l’installazione di nuovi sistemi fotovoltaici in Repubblica Ceca;
  • miglioramento dell’efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili negli edifici pubblici in Estonia;
  • modernizzazione e sviluppo di sistemi di teleriscaldamento basati sulle fonti rinnovabili in Ungheria;
  • uso di FER in condomini, edifici pubblici e comunità energetiche in Lettonia;
  • sviluppo di capacità di stoccaggio per equilibrare i sistemi energetici in Lituania;
  • potenziamento delle infrastrutture di ricarica per il trasporto pesante in Polonia;
  • regimi di sostegno mediante contratti per differenza per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Romania;
  • produzione di idrogeno rinnovabile e cogenerazione altamente efficiente in Slovacchia.

I prossimi termini entro i quali gli Stati membri devono presentare proposte di investimento per un potenziale sostegno da parte del Fondo per la modernizzazione sono il 13 agosto 2024 per le proposte non prioritarie e il 10 settembre 2024 per le proposte prioritarie.

Energia pulita e decarbonizzazione

“Il Fondo per la modernizzazione rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere la decarbonizzazione. I 12,65 miliardi di euro che abbiamo erogato agli Stati membri dal 2021 dimostrano il nostro impegno a conseguire l’obiettivo della neutralità climatica in modo socialmente equo, investendo in tecnologie pulite che ci rendano anche competitivi nel lungo periodo”, ha dichiarato Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.

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“L’erogazione odierna di quasi tre miliardi di euro segna un altro passo avanti nella transizione dell’Europa verso l’azzeramento delle sue emissioni nette. Questa cifra da record mostra ancora una volta i vantaggi derivanti dalla fissazione del prezzo del carbonio e dall’investimento delle entrate nella transizione verde, a vantaggio dei nostri cittadini, delle nostre industrie e del nostro clima”, ha aggiunto Wopke Hoekstra, commissario europeo per il clima.

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