Decreto agricoltura e passaggio al mercato tutelato i temi dell’agenda politica dell’energia

Question time per MASE e diverse audizioni su più fronti per le Commissioni alla Camera

Si torna a parlare del Decreto agricoltura nel question time per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica al Senato. Agrivoltaico, biometano e fotovoltaico per i meno abbienti, misure di prevenzione del rischio idrogeologico al centro del dibattito. Trasporti, sicurezza e passaggio al mercato libero dell’energia al centro dei lavori della Camera.

decreto agricoltura

Le attività alla Camera tra commissioni Trasporti, Ambiente e Attività produttive

Criticità del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia elettrica: in Commissione Attività Produttive, audizione del presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli.

Rustichelli Agcom
Il Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli.

L’Autorità pur riconoscendo il valore delle attività di asta e della tutela data al consumatore sottopone il “rischio” che la tutela graduale agisca come un anestetico del mercato. Sottolineando come l’AGICOM lavorerà per “valutare e verificare che non ci siano ostacoli al passaggio dal tutelato al mercato libero”. Sottolinea inoltre la difficoltà di confrontare le tariffe per il consumatore a causa della complessità della compostone della tariffa. Richiede quindi una semplificazione della tariffa al fine di agevolare la conoscenza dei consumatori e la concorrenza tra le imprese. Importante anche il tema della protezione dei contratti promossi in modo aggressivo. per cui l’Agicom auspica come tali contratti siano imputabili alle aziende che li stipulano così da contribuire a limitare il fenomeno.

Question time alla Commissione ambiente per su questioni di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

A rispondere il sottosegretario delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Tullio Ferrante. Tra i temi: l’esproprio dei terreni tra Sicilia e Calabria per la realizzazione del Ponte di Messina. Messa i sicurezza dei ponti sul fiume Pò.

La Camera ha messo on line il dossier del Servizio studi “Il superbonus edilizia al 110 per cento – aggiornamento al decreto legge n. 39 del 2024

La Commissione Trasporti ha svolto un’audizione rispetto l’indagine conoscitiva sulle prospettive della mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all’effettività del diritto alla mobilità extraurbana.

Mobilità verso le isole maggiori e minori al centro della discussione di Lorenzo Matacena presidente della Commissione Tecnica navale, Sicurezza e Ambiente di Confitarma che ha sottolineato come “Vorremmo vedere presto uno strumento che consenta alle varie autorità portuali di sistema di are gare che corrispondano a uno strumento nazionale”. Altro interlocutore dell’Unione nazionale imprese portuali, Uniport.

Audizione sull’approvvigionamento delle cosiddette terre rare

Il Comitato permanente sull’attuazione dell‘Agenda 2030 e lo sviluppo sostenibile, costituito in seno alla III Commissione Affari esteri, ha svolto l’audizione di Gianclaudio Torlizzi, fondatore della società T-Commodity, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui risvolti geopolitici connessi all’approvvigionamento delle cosiddette terre rare, Commissione

Al Senato question time del Mase e audizioni sul DL Agricoltura

Nella settimana la Commissione Industria e agricoltura ha portato aventi tre diverse sessioni di  interrogazioni sul cosiddetto Decreto agricoltura, il Audizioni sul ddl 1138 (d-l 63/2024 – Agricoltura e imprese di interesse strategico).

Il punti salienti del Question time al ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica

La senatrice Silvia Fregolent di Italia Viva illustra l’interrogazione 3-01167 sui limiti all’installazione di pannelli fotovoltaici nei terreni a destinazione agricola. Tra i temi la richiesta l’articolo 4-ter del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, convertito nella legge 2 febbraio 2024, n. 11, “che ha previsto il raddoppio delle trattenute applicate da GSE per la copertura dei costi di gestione degli impianti fotovoltaici che beneficiano del conto energia, col chiaro intento di spingere gli operatori all’adesione ad un sistema collettivo, ma con chiaro effetto disincentivante per chi non volesse esercitare tale opzione. Su tutti l’articolo 5 del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, cosiddetto decreto agricoltura, dove si è resa estremamente difficile e gravosa la collocazione di impianti fotovoltaici all’interno delle aree agricole“.

Sulla prima norma il ministro Gilberto Pichetto Fratini risponde come “trattandosi di una quota a garanzia della totale gestione dei rifiuti da pannelli fotovoltaici a fine vita, è restituita al detentore laddove si è accertato l’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dal decreto legislativo di riferimento”.

Sulla seconda invece sottolinea come “le aree idonee ” potranno “garantire una pianificazione regionale delle aree utili all’installazione di impianti necessari al raggiungimento di quanto previsto nel Piano nazionale integrato energia e clima, tra l’altro, con una distinzione tra i 75 e gli 85 gigawatt (75 come valore minimo del PNIEC e 80 quelli in ripartizione)”.

Sottolineando infine come “gli obiettivi europei prefissati devono essere raggiunti secondo un oculato mix di tecnologie differenti, anche molto differenti fra loro, a cui potrà partecipare in chiave prospettica non solo il grande eolico off-shore, previsto dal decreto energia di qualche mese fa, ma anche l’energia nucleare come fonte ad emissioni zero, tema sul quale – com’è noto – sono in corso riflessioni e studi per una road map che porti al suo sviluppo”.

La senatrice esprime insoddisfazione temendo diverse aree potenziali per le rinnovabili definite come non idonee a causa delle misure citate.

Adriano Paroli Forza Italia su misure per incentivare produzione biometano (3-01168) che ricorda come “L’obiettivo dovrebbe essere la produzione di almeno 2,3 miliardi di metri cubi di biometano entro la fine di giugno 2026.”

Il titolare del Mase sottolinea quindi come nella proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, “sono stati previsti dei target di incremento della produzione di biometano al 2030, per raggiungere i 6 miliardi di metri cubi annui, circa il 10 per cento della stima di consumo di gas che si prevede al 2030“.

In relazione alla misura del PNRR citata dall’onorevole interrogante, Pichetto sottolinea come “lo scorso 10 maggio si è conclusa la terza procedura competitiva con ottimi risultati,”. Con “Sessanta progetti prevedono la riconversione di impianti agricoli esistenti, mentre i restanti 72 la costruzione di nuovi impianti a rifiuti organici o di impianti agricoli ordinari (sono quindi 11 quelli a rifiuti organici e 61 quelli agricoli)”.

Quindi con un totale 157 impianti per una capacità produttiva pari a 71.950 standard metri cubi, “che corrisponde a una producibilità annua di circa 630 milioni di standard metri cubi, pari oltre al 25 per cento del target che il PNRR prevede di raggiungere nel 2026″ sottolinea Pichetto.

Inoltre, conclude il Ministro, “Sarà aperta a breve la quarta procedura competitiva, che si svolgerà dal 3 giugno al 2 agosto 2024, mentre la relativa graduatoria sarà pubblicata entro il 31 ottobre”.

Il senatore Antonio Salvatore Trevisi M5S ha illustrato l’interrogazione 3-01163 sul sostegno all’installazione di impianti fotovoltaici per i nuclei familiari disagiati, in merito alle tempistiche di emanazione del regolamento del Fondo.

“Nella prima decade di giugno il GSE aprirà un portale per censire a livello territoriale i vari soggetti realizzatori, mentre, nella seconda metà di giugno, la sezione dedicata all’acquisizione della gestione delle istanze da parte dei soggetti beneficiari.

Si ritiene che, entro la fine di giugno 2024, la misura sarà completamente operativa con una dotazione di 100 milioni. Nel 2025 saranno resi disponibili ulteriori 100 milioni maggiorati dai proventi di vendita dell’energia prodotta e non autoconsumata, che il GSE acquista gratuitamente, valorizza sul mercato, riversando nelle casse del Fondo i relativi profitti”.

Leggi anche: Il MASE ha pubblicato il regolamento del Fondo nazionale reddito energetico

L’interrogazione 3-01169 a cura del senatore Parrini sulle misure di prevenzione del rischio idrogeologico ed il ristoro dei danni da maltempo. Su questo Pichetto ha evidenziato come le linee di finanziamento non sono state interrotte nel PNRR ma: “le risorse previste, pari a 1,287 miliardi di euro, erano state destinate esclusivamente ad interventi in essere, ovvero facenti parte di programmazioni già definite, alimentate da linee di finanziamento preesistenti rispetto al PNRR e che sono proseguite, anche perché opere in corso”.

Il Ministro ha inoltre evidenziato come nella programmazione del piano stralcio 2024-2026 “il MASE ha messo a disposizione delle Regioni e delle Province autonome complessivamente circa un miliardo di euro di risorse di bilancio e altre cospicue risorse sul tema del dissesto saranno previste a valere sulla programmazione 2021-2027 del Fondo per lo sviluppo e la coesione”.

Inoltre il titolare del MASE ricorda come “in assenza di una richiesta di deliberazione dello stato di emergenza da parte della Regione, il Dipartimento della protezione civile sotto il profilo operativo ha assicurato il costante monitoraggio degli eventi in stato di presidio operativo coordinando periodici punti di confronto con i territori interessati”.

Infine “Con riguardo ai tempi necessari per il riconoscimento dei ristori, il Dipartimento rappresenta che è allo studio apposito provvedimento con cui dare corso alle procedure per la concessione di contributi a favore di privati e imprese danneggiate dall’emergenza verificatasi negli anni 2022 e 2023, ad eccezione di quelle per le quali sono intervenuti provvedimenti normativi di natura primaria“.

Nella replica di Simona Flavia Malpezzi (PD-IDP) sottolinea come ci sia bisogno di “un Governo che  dica in maniera estremamente chiara che sa che c’è una crisi climatica, che questi non sono semplicemente fenomeni atmosferici che capitano di tanto in tanto, perché si stanno verificando con una frequenza che non si è mai verificata nella storia mondiale. Quindi, a fronte di questo, occorre che vengano modificate le misure finora attuate, perché non sono sufficienti.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.